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I siti di Salemi e Partanna

Tornano le giornate nazionali dei castelli, protagonista anche la Sicilia

venerdì 9 Maggio 2025

Tornano le Giornate Nazionali dei Castelli: la XXVI edizione sabato 10 e domenica 11 maggio 2025.

In tutta Italia visite guidate, conferenze, trekking culturale e concerti in 42 siti distribuiti in 20 regioni, isole comprese Weekend da 54 a 800 metri sul livello del mare tra aree marine protette, riserve e parchi naturali anche di recente istituzione, vallate con fiumi attivi, panorami mozzafiato da scoprire a piedi, in bici, in moto, in bus, in treno In Campania il maggio dei castelli con visite guidate e conferenze ogni weekend in 12 castelli, in otto borghi e piccoli paesi, oltre la città capoluogo che nel 2025 compie 2500 anni di età Il grande tesoro nazionale di storia e architettura composto dai castelli, dalle rocche, dalle torri, fortezze e borghi si svela ad italiani e turisti sabato 10 e domenica 11 maggio 2025 con la XXVI edizione delle Giornate Nazionali dei Castelli. I volontari della onlus organizzatrice, l’Istituto Italiano Castelli che ha compiuto 60 anni di attività nel 2024, apriranno le porte di architetture fortificate di proprietà pubblica e privata – da nord a sud del paese – isole comprese – con visite guidate gratuite, conferenze, presentazioni di libri e convegni specialistici, trekking culturali alla scoperta, a piedi, di siti e borghi.

L’evento che ormai ha conquistato appassionati di architettura, restauro, storia e araldica di tutte le età, è ideato e condotto in collaborazione con associazioni, comuni e altri enti pubblici al fine di far conoscere e valorizzare questo incredibile patrimonio culturale: l’Italia vanta, più di altri paesi, un numero consistente di edifici fortificati d’importanza storico-archeologica. Beni culturali che spesso influenzano positivamente le sorti turistiche del luogo in cui si trovano da secoli.

In Sicilia, il castello Normanno – Svevo di Salemi e il castello medievale Grifeo di Partanna (XIV secolo) nella valle del Belice sono protagonisti delle giornate culturali. Il primo, un castello normanno svevo, nel cuore della Val di Mazara, sabato 10 maggio sarà oggetto di visite guidate gratuite organizzate dall’Istituto Italiano Castelli Sicilia e si erge sulla sommità della collina su cui sorge la città di Salemi, di origine arabo-medievale, caratterizzata da un particolare impianto urbanistico per strigas (isolati) di età ellenistica, su assi viari longitudinali.

Dal vastissimo panorama mozzafiato, che si gode dal punto più alto del paese: la terrazza del castello, lo sguardo spazia dalla valle del Belìce, alla costa occidentale della Sicilia e fino al mare, in un alternarsi di colori cangianti al cambiare della luce e delle stagioni. Il secondo, perfettamente restaurato e non danneggiato dal disastroso terremoto del 1968 è oggi sede del Museo Regionale di Preistoria del Belice e sarà oggetto di visite guidate gratuite domenica 11 maggio. Il museo è suddiviso in quattro sezioni che raccontano la storia del Belìce dalla preistoria fino all!età moderna, le vicende del castello tra Otto e Novecento e il rapporto millenario tra la Sicilia e il vino. Partanna (XI secolo) conserva il più bel monumento del barocco trapanese, la Chiesa Madre.

Molte le eccellenze del territorio: tradizioni popolari, bellezza dei paesaggi rurali costellati da oliveti, vigneti, profumati agrumeti, la tipicità e la genuinità della Cipudda Partannisa, una cipolla rossa molto dolce e delicata che cresce solo nel bacino di Partanna o come la cultivar di olivo Nocellara del Belìce da cui si produce un olio dal profumo e dal gusto ineguagliabili, senza dimenticare la Vastedda, un formaggio a forma di pagnotta, ricavato dal latte della pecora del Belìce. Visitare questi antichi luoghi significa dare slancio vitale a borghi altrimenti destinati alla depressione e all’impoverimento. Per i soli soci dell’Istituto Italiano Castelli, venerdì 9 maggio sera è in programma una passeggiata al Parco archeologico di Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria, il più vasto sito archeologico mediterraneo con i suoi 270 ettari. Da menzionare anche l’ArcheoBike. Selinunte è il primo parco archeologico siciliano a scommettere sul cicloturismo, costruendo percorsi specifici adatti agli amanti delle due ruote che potranno girare in bici tra i templi con mappe in dotazione, audioguide multilingue e noleggio bici. Sabato 10 maggio un evento collaterale (aperto a tutti) al programma delle Giornate, la visita guidata gratuita alla città di Gibellina Nuova: Capitale italiana dell’Arte Contemporanea 2026, è stata costruita ex novo undici chilometri dai ruderi del vecchio paese distrutto dal terremoto che nel 1968 distrusse anche la maggior parte dei comuni della Valle del Belìce, in provincia di Trapani.

Il Grande Cretto di Alberto Burri (1915 – 1995) con i suoi 86000 km ha presto il posto del vecchio paese ed è l’opera memoriale di land art più grande d’Europa. Il restaurato Baglio Di Stefano, esempio delle tipiche masserie che costellano le campagne trapanesi, ospita sia l’Istituto di Alta Cultura Orestiadi Onlus che organizza il noto festival da luglio a settembre sia il Museo delle Trame Mediterranee (1996) sulla storia culturale del Mediterraneo e della Tunisia in particolare. Il Granaio ospita la collezione d’arte contemporanea degli artisti che hanno contributo al progetto di ricostruzione della città.

 

 

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