“Rimaniamo esterrefatti davanti all’ennesima aggressione subita dai sanitari di una delle strutture ospedaliere della provincia di Trapani. Quanto avvenuto al Pronto Soccorso dell’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani non può rimanere privo di ulteriori attenzioni da parte di quest’Ordine e delle Autorità preposte al controllo del territorio e dei presidi sanitari”. lo dice il presidente dell’Ordine dei medici di Trapani, Vito Barraco dopo che ieri un paziente brandendo un coltello ha seminato il panico al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Antonio Abate.
“Abbiamo salutato con gioia il ripristino dell’operatività del Posto di Polizia proprio nell’area antistante il Pronto Soccorso dell’Ospedale, per il quale abbiamo insistito a lungo. Pur comprendendo le difficoltà sollevate dal Questore, in merito alla dislocazione di uomini e mezzi durante le ore notturne – a causa della carenza di organico -, riteniamo che tutti assieme si debba trovare delle soluzioni concrete per assicurare un presidio di legalità e controllo al Sant’Antonio Abate, così come nelle altre strutture sanitarie più esposte della provincia di Trapani, anche nelle ore notturne” aggiunge” .
“Ai colleghi vittime di questo increscioso episodio va certamente la nostra solidarietà – continua Barraco – ma siamo consci che non possiamo limitarci a questo. L’Ordine è pronto a sostenere tutte le battaglie necessarie affinché la sanità trapanese possa operare con maggiore serenità. Nella qualità di presidente dell’Omceo di Trapani, chiederò un incontro al Prefetto di Trapani, Filippina Cocuzza, per ribadire la necessità di un rafforzamento del presidio e dei controlli, consapevole che non è solo la provincia di Trapani ad essere un “posto a rischio” ma tutta l’Italia. Quanto successo alla collega Barbara Capovani, brutalmente aggredita da un uomo fuori dal suo ospedale a Pisa, deve far riflettere la politica a livello nazionale e, di rimando quella regionale di ogni Regione, affinché davvero si possano arginare questi fenomeni che, seppur imprevedibili, stanno diventando sempre più consueti”.