Via Roma, una terra di incidenti stradali. Secondo gli open data del Comune di Palermo, la strada più trafficata del centro è la terza per numero di sinistri in città. L’ultimo si è verificato nella serata del 22 agosto. Impatto nel quale un motociclista ha centrato in pieno un pedone. Entrambi sono finiti in ospedale in codice rosso. Un record tutt’altro che positivo per una strada frequentata da tanti pedoni ma anche da numerosi mezzi green, come bici e monopattini. Potenziare la mobilità sostenibile appare l’unica strada percorribile per diminuire l’afflusso di mezzi e, di conseguenza, il numero di incidenti. Fatto che passa dall’implementazione dei mezzi pubblici e dalla creazione di nuove strutture, come ad esempio le piste ciclabili con cordolo protettivo. Un quadro in si inserisce un altro elemento tutt’altro che di poco conto, ovvero il futuro della linea A del tram.
La lamentele sulle ordinanze del centro città
Lo spostamento dei mezzi green verso via Roma è stato dettato soprattutto dalle ordinanze che hanno interessato via Maqueda e corso Vittorio Emanuele. Da più parti erano giunte richieste di provvedimenti, come quelle giunte dal comitato “per una mobilità davvero sostenibile anche a Palermo“. “Il 13 aprile – scrive il gruppo civico – l’assessore alla Mobilità aveva dichiarato che di lì a pochi giorni sarebbe stata istituita la “Zona 30” in via Roma e che sarebbe stata anche avviata l’istituzione di una ciclovia con cordolo“.
La prima richiesta è rimasta lettera morta, mentre la seconda ha ricevuto il via libera dalla Giunta Comunale a fine luglio con un progetto da circa 900.000 euro. Al momento però non si hanno tempi certi sulla sua realizzazione. “Ad oltre quattro mesi da quelle dichiarazioni, non c’è traccia della “Zona 30” – evidenzia il comitato -. La Giunta ha finalmente deliberato l’istituzione della ciclovia il 26 luglio scorso, ma non si ha nessuna certezza né previsione di quando verrà realizzata. Pedoni e ciclisti continuano ad essere vittime di gravi invidenti stradali su questa via“.
Il futuro della linea A del tram
La mancanza di certezze concrete non riguarda di certo solo la zona 30 e la pista ciclabile. Il fatto interessa infatti anche opere pubbliche ben più corpose, come il progetto della linea A del tram. Dopo la rimodulazione del PUMS, la tratta che in futuro collegherà la Stazione Centrale allo stadio è stata spacchettata in due lotti, ovvero quello che andrà da piazza Gentili fino a via Croce Rossa e l’altro che prevede i tanto discussi passaggi proprio su via Roma e via Libertà. Una divisione ufficialmente figlia della necessità di garantire, nella prima tranche, la chiusura dell’anello tramviario.
Ufficiosamente però c’è sempre quel dubbio latente sulla necessità e sull’impatto che l’opere potrà avere su via Roma. In molti non sono convinti. I dubbi hanno sfiorato perfino la mente del sindaco Roberto Lagalla, il quale in passato ha palesato la possibilità di ricorrere a soluzioni alternative come i bus elettrici. In tal caso però ci sono da superare le resistenze del Ministero dei Trasporti. In attesa che le nebbie sul futuro del tram si diradino, la tratta più discussa della linea A è stata spostata nel secondo lotto. Fatto che lascia dubbi su quale sarà il futuro della Mobilità Sostenibile su via Roma.