“L’azione di contrasto ai fatti, che apprendiamo questa mattina dalla stampa, non può che essere accompagnata da un convinto apprezzamento per l’operato degli inquirenti“. Cosi’ l’assessore regionale all’Agricoltura, Edy Bandiera, intervenendo in merito all’operazione della Guardia di finanza condotta a Palermo, sulle domande per i contributi del Psr Sicilia, che ha portato all’arresto di sedici persone, tra cui funzionari regionali.
“Quanto sta emergendo, ove confermato dal prosieguo delle indagini – sottolinea l’assessore regionale -, rischia di intaccare gli sforzi profusi a sostegno dell’agricoltura siciliana screditando al contempo non solo l’impegno dei tanti imprenditori agricoli siciliani, ma anche il lavoro dei dipendenti pubblici che svolgono il loro servizio con rigore e zelo. Auspico che i dipendenti pubblici coinvolti possano chiarire la loro posizione e contribuire a definire i contorni della vicenda”.
“Nelle more di ciò, – conclude Bandiera – riguardo i dipendenti coinvolti, ho dato mandato al dirigente generale, di attivare immediatamente le procedure per l’applicazione dei provvedimenti di competenza ed ho provveduto alla revoca dall’incarico del componente dell’ufficio di gabinetto coinvolto, anch’egli dipendente dell’amministrazione. Tengo tuttavia a precisare che la pratica oggetto della richiesta di finanziamento, che gli viene contestata, venne bocciata dal Dipartimento e non ammessa a finanziamento. Sottolineo, altresì, che in nessuna circostanza mi e’ stato chiesto di assegnare la posizione di capo di gabinetto al dirigente D’Amico“.
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