Altro successo per lo scrittore e “geologo umanista” Roberto Franco, di Gangi, Borgo dei Borghi 2014 e Gioiello d’Italia 2012, con il libro “La Geologia nella Divina Commedia“, pubblicato dalla Vertigo Edizioni. Dopo essere stato recentemente proclamato vincitore del 2° premio, sezione saggistica, nel Concorso Internazionale “Città di Castrovillari”, il libro è risultato finalista, piazzandosi al 3° posto, al “Premio Internazionale Salvatore Quasimodo“, un’importante vetrina per talenti di diverse discipline artistiche, dalla poesia alla narrativa, dalla saggistica al teatro e alla musica.
I partecipanti dell’edizione di quest’anno sono stati circa 5.000, provenienti dall’Italia e dall’estero; la cerimonia di premiazione si è svolta nell’ultima decade di agosto presso l’Auditorium di Rocca Imperiale Marina, durante il Festival Internazionale “Il Federiciano“.
«Anche nell’edizione di quest’anno la qualità dei partecipanti è stata elevatissima, una costante del Premio che coinvolge autori e artisti da tutte le regioni italiane e dall’estero e si contraddistingue per essere uno dei più importanti Premi letterari italiani per testi editi e inediti», ha dichiarato il Presidente della giuria, Alessandro Quasimodo, regista e poeta, nonché figlio del grande scrittore, poeta italiano e premio Nobel per la letteratura nel 1959.
Il prestigioso riconoscimento letterario è stato ideato e organizzato dall’editore Giuseppe Aletti, membro della giuria, insieme, tra gli altri, a Mogol e Giuseppe Anastasi e dal progetto culturale “Il Paese della Poesia“.
La Geologia della Divina Commedia ci narra di quei grandi che dalla Divina Commedia trassero profitto per studi e ricerche; tra questi, ad esempio, Galileo Galilei (teoria dei gravi) e Cristoforo Colombo a cui, forse, furono i riferimenti geografici-astronomici dell’opera Dantesca a spingerlo ad intraprendere l’avventura verso “il mondo senza gente”. Nel suo diario di bordo, infatti, esistono note relative al Monte Purgatorio descritto dal poeta.
L’autore, Roberto Franco, ha il dono di riuscire a catturare l’attenzione del lettore e a condurlo attraverso questo “affascinante viaggio ultraterreno” che è, anche, umano e storico scientifico. Chiudiamo con le sue parole che, così, descrivono il meraviglioso percorso che i lettori si apprestano a compiere attraverso le pagine del libro: “Scalerete montagne e attraverserete pianure, passerete fiumi e torrenti, le vostre mani accarezzeranno cascatelle di pietre preziose mentre ascolterete il brontolio cupo dei terremoti. Sarà un viaggio intenso e stupefacente“.
Che questo viaggio d’incantamento abbia inizio.
LEGGI ANCHE: