“Massimo Giletti è il tipico esemplare della casta che finge di essere anticasta. Potrebbe dare lezioni ai gattopardi che furbescamente attacca nelle sue trasmissioni”. Lo dice il vice presidente dell’Ars Antonio Venturino, sul caso scatenato dalle dichiarazioni del presidente Rosario Crocetta a L’Arena di Giletti.
“Forse a Roberto Fico, il presidente grillino della commissione – aggiunge Venturino – nessuno ha spiegato che quello della Rai è un servizio pubblico pagato prevalentemente con il canone versato dai cittadini e dal quale deriva il lauto compenso del conduttore de L’Arena. Per cui in nessun caso è consentito e tollerabile un uso distorto e strumentale dell’informazione nell’ambito del servizio radiotelevisivo nazionale. A nessuno è consentito, soprattutto tramite il servizio pubblico, di esasperare con notizie parziali o incomplete se non addirittura false – prosegue Venturino – il risentimento dei telespettatori e contrabbandare la Sicilia come fonte di ogni malcostume”.
“A quanto mi risulta abusare della cosa pubblica non è una prerogativa esclusiva della nostra regione. Già da tempo – conclude – avevo sollevato il problema e sono soddisfatto perché questa mattina il Consiglio di Presidenza dell’Ars ha approvato all’unanimità la proposta del presidente Ardizzone di dare incarico all’avvocato Enrico Sanseverino di adire le vie legali contro Giletti e la Rai qualora ne ravvisasse gli estremi”.
La posizione di Forza Italia, invece è diametralmente opposta: “Forza Italia si dissocia dalla decisione del Consiglio di presidenza dell’Assemblea regionale siciliana, che ha dato oggi mandato ad un legale palermitano di valutare i profili di responsabilità del giornalista Massimo Giletti, in merito alle dichiarazioni espresse nel corso della trasmissione l’Arena di Rai Uno”. Lo dichiara l’onorevole Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia all’Ars. “Abbiamo infatti volutamente disertato il Consiglio – prosegue la nota – ritenendo che quanto avvenuto in televisione rientri nel normale dibattito della dialettica politica. Non ci stiamo ad entrare nei giochi di potere tra il presidente Ardizzone, il Partito democratico e Rosario Crocetta, nonché a prendere parte all’attacco ad un professionista (Giletti, ndr) che conduce con serietà il noto programma informativo”.