In merito all’arresto del rapinatore sul quale, dopo che lo stesso per evitare l’identificazione aveva danneggiato pc e suppellettili all’ufficio immigrazione della Questura di Palermo, un poliziotto aveva prima messo le manette e poi spruzzato spray al peperoncino, interviene Igor Gelarda capogruppo Lega al consiglio comunale di Palermo.
“Mi dispiace notare che ci siano consiglieri comunali , come Giusto Catania, sulla carta uomo delle istituzioni, così pronto ad attaccare gli uomini in divisa, e pronto a difendere i migranti e i loro diritti. Anche lui fin troppo spesso dimentico dei diritti e dei bisogni dei suoi concittadini e di chi ha il compito di garantire la sicurezza ai cittadini”.
“Mi chiedo– continua Gelarda – se il consigliere avrebbe avuto la stessa solerzia se fosse stato implicato un suo concittadino, un italiano o palermitano, nella vicenda. La sensazione è che sia solo la questione migranti ad attirare il suo interesse. Purtroppo e troppo spesso ci sono politici, forse in cerca di ribalta politica, che si adeguano ad un sindaco, che ha abbandonato Palermo al suo destino e si preoccupa di visibilità mediatica e sui giornali. Ed indubbiamente attaccare il governo, il ministro Salvini e la Lega sembra essere attività in grado di dargli la giusta visibilità verso il suo elettorato.Visto che da tempo non esiste più una progettualità politica.
Purtroppo il consigliere Catania – continua la nota – ha dimenticato che è li in rappresentanza dei cittadini dentro una istituzione ed il suo compito è quello di difendere le istituzioni ed attraverso e con l’ausilio di queste i cittadini. Il poliziotto sarà punito se ha sbagliato, dopo che verrà serenamente valutato il caso, non solo alla luce di un video estrapolato. C’è per le forze dell’ordine la certezza della pena.
Ci piacerebbe combattere ad armi pari e ci chiediamo perché non vi sia la stessa certezza se un extracomunitario viene riconosciuto colpevole di un reato, perché non debba scontare in carcere per un periodo congruo, e poi essere espulso dall’Italia. E la stessa cosa se chi delinque è palermitano.
Ma voglio ricordare che noi in divisa siamo spesso a rischio per strada, mai tutelati abbastanza da certi uomini delle istituzioni (come dimostra la rapida presa di posizione dell’Ex assessore), rischiamo tanto e ci si occupa di noi solo quando sbagliamo.
Mi piacerebbe – conclude Gelarda – che una certa politica un pò ignorante della realtà del quotidiano per un giorno stesse in strada con gli uomini in divisa. Magari potrebbe scoprire che esitono altre realtà oltre quelle rassicuranti e patinate dei salotti buoni della città nei quali, i cosiddetti migranti da accogliere non si incontrano neanche in fotografia”.