Cateno De Luca lancia subito un segnale sul futuro del Villaggio Le Rocce di Taormina. Il neosindaco metropolitano ha infatti disposto la revoca immediata di un atto di indirizzo del predecessore Renato Accorinti, riguardante l’oasi naturalistica taorminese, nel quale lo scorso 18 maggio aveva dato mandato al dirigente dei servizi tecnici generali dell’ente di avviare nel più breve tempo possibile la procedura per acquisire le manifestazioni di interesse alla valorizzazione del compendio immobiliare.
De Luca ha trasmesso sul caso una lettera al dirigente della IV direzione “Servizi tecnici generali” della Città Metropolitana e per conoscenza al segretario generale. De Luca nella sua comunicazione ha richiamato il “recente pronunciamento del Cga, il Consiglio di giustizia amministrativa (sentenza del 28 dicembre 207), in merito all’annullamento dell’affidamento in comodato d’uso del complesso immobiliare alla Fondazione Fiumara d’Arte”.
Secondo il sindaco metropolitano occorre “valutare ulteriori possibili soluzioni, mirate a valorizzare e rendere fruibile la struttura con vocazione turistico-alberghiera, dalle quali l’Ente possa trarre maggiori vantaggi economici, considerata la criticità della situazione economico-finanziaria in cui, attualmente, versa questo ente”.
Dopo lo stop alla gestione di Fondazione Fiumara d’Arte imposto dal Cga, dunque, Le Rocce attende nuovamente di conoscere il suo futuro mentre i cancelli del villaggio si sono chiusi in attesa di una svolta. A breve potrebbe esserci anche un confronto tra i vertici di Palazzo dei Leoni ed il Comune di Taormina, che vuole capire se potrà esserci spazio decisionale o eventualmente gestionale per l’ente locale. La volontà a Taormina, in ogni caso, è quella di far sì che Le Rocce abbia una destinazione pubblica, aperta cioè alla collettività e che conservi una vocazione naturalistica.
C’è da capire se ci sarà una gara pubblica e, a quel punto, chi potrà partecipare ad una eventuale procedura che verrà indetta. Le Rocce può rappresentare un’addizione di rilievo per l’offerta turistica e culturale della zona a mare di Taormina e la vicenda viene perciò seguita con interesse dai residenti e dagli operatori economici di Mazzarò e dell’intero versante litoraneo della città.