Rilanciare quelle zone industriali siciliane da troppo tempo lasciate fuori dagli investimenti. Se ne parlerà al convegno “L’opportunità delle Zone Economiche Speciali (ZES) e della Zona Franca Doganale (ZFD) per il rilancio di Milazzo e della Valle del Mela”, al quale parteciperà l’assessore regionale alle Attività produttive Edy Tamajo. L’incontro si terrà il 4 maggio, alle 18:30, a Milazzo presso Palazzo d’Amico. Abbiamo sentito Pino Galluzzo, deputato di FdI all’Ars, e il sindaco di Milazzo Pippo Mildili, che interverranno all’appuntamento.
“Ho chiesto all’assessore Tamajo, di intervenire su Milazzo e Giammoro (frazione di Pace del Mela) – inseriti all’interno delle Zes – per rendere le zone un porto franco doganale, utilizzando il porto per le merci che devono essere sdoganate per avere agevolazioni fiscali – ha spiegato Galluzzo – . L’assessorato farà una proposta al Ministero per inserire queste aree. Si parla anche di Valle del Mela perché l’autorità di sistema ha due porti quello di Milazzo e poi un pontile nella Pace del Mela, nella zona industriale di Giammoro, appena finito di costruire. Queste due infrastrutture saranno oggetto del convegno come sviluppo del territorio. Bisogna completare il porto, perché ci sono dei lavori in corso, si parlerà di nuovi investimenti, considerato che quell’area ha bisogno di essere sviluppata. L’area del petrolchimico ha trovato maggiore impulso nel ’56, quindi quelle zone cosiddette industriali-artigianali devono essere rilanciate dal punto di vista degli investimenti, ormai depauperate di risorse. L’iniziativa tende a trovare gli strumenti per farlo”.
“Parleremo di possibilità di sviluppo, dalle nostre parti di Zes non abbiamo visto nulla. Nel Catanese si sono sviluppati investimenti, non è così nel retroporto del Messinese – dice il sindaco di Milazzo -. C’è bisogno, innanzitutto, di una maggiore presenza del commissario straordinario Graziano, per farci capire che effettivamente questa Zes riguarda anche il nostro territorio, e intraprendere un percorso circa l’opportunità di avere il quarto punto di porto franco in Italia. Ce ne sono tre al momento: Trieste, Venezia e Brindisi. In passato abbiamo avuto una forte presenza commerciale, oggi viviamo il declino. Qui il porto è esclusivamente destinato ad uso passeggeri da e per isole Eolie, il volume è alto di circa 2 milioni passeggeri annui. Tuttavia, dobbiamo intercettare possibilità per l’Africa, per i paesi che stanno a Sud della Sicilia, con cui realizzare interscambi commerciali che si chiudono sul nostro territorio. Si parla di creare occupazione e benessere economico. Ovviamente oltre alla nostra volontà, c’è un iter legislativo di competenza dello Stato, ma la promozione da parte dell’assessorato alle attività produttive è importante. Milazzo può avere un importante ruolo nel bacino del Mediterraneo”.