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interviste di Davide Guarcello e Manlio Melluso
Non solo isole pedonali e cantieri infiniti. A Palermo sta per arrivare la nuova, ennesima, rivoluzione alla viabilità: dal 10 gennaio 2020 parte infatti la ZTL notturna.
Il perimetro sarà sempre lo stesso, gli orari cambieranno: non solo la mattina; nei primi tre mesi anche dalle 22:30 fino alle 6 del giorno successivo; dal 17 Aprile, dopo questi 3 mesi di “rodaggio”, sarà estesa dalle ore 20 fino alle 6 del giorno successivo.
Tanti i timori tra i commercianti del Centro Storico palermitano. Il provvedimento – voluto fortemente dall’assessore alla Mobilità Giusto Catania, nonostante il NO delle associazioni di categoria – è stato sposato in toto e imposto dal sindaco Leoluca Orlando (in barba al suo slogan “Facciamo Squadra”)
Anche in Consiglio Comune, malumori nella maggioranza, con un una nota congiunta di Valentina Chinnici, Paolo Caracausi, Massimo Giaconia e Toni Sala (di Avanti Insieme), contrari a questa imposizione dall’alto, senza il dialogo col Consiglio e senza telecamere attive (ad oggi ne sono attive solo 5 su 28).
Siamo stati quindi in alcuni dei locali più frequentati dai giovani nei weekend, che animo la movida palermitana. Ma anche in alcuni ristoranti. Il nostro speciale tour comincia dalla zona del Teatro Massimo, e precisamente in via dell’Orologio, a pochi passi dall’isola pedonale di via Maqueda.
Qui facciamo tappa prima al “Vespa Cafè“, locale molto in voga tra i ragazzi della città: «Io sono favorevole alla Ztl notturna, anche se – spiega il titolare Peppe Ciulla – dovrebbe essere sostenuta da servizi per permettere (sia per la i locali della movida, sia per le altre attività commerciali) di raggiungerli. Dovrebbero esserci servizi pubblici ad hoc, quali bus, navette notturne e soprattutto i parcheggi… Insomma in teoria, paradossalmente, la Ztl potrebbe anche tornare utile al commercio, ma deve essere sostenuta da servizi per aiutare i fruitori a raggiungere i luoghi di interesse. Non so se ci saranno cali di incassi, ma sono fiducioso».
Accanto c’è il “Ristorante-Pizzeria Italia“, dove il titolare Modesto Marchese, invece non le manda a dire alla Giunta Orlando: «Non bastano le varie tasse che paghiamo, le strisce blu, ci mancava pure la Ztl notturna. Chiedo al sindaco un po’ di buon senso. Non ha alcun significato far pagare i cittadini per entrare nella Ztl. Quindi se io pago, posso inquinare quanto voglio? Così farà chiudere le attività. Se i miei colleghi commercianti fossero d’accordo, io sarei perfino disposto a posare le licenze, e gli farei pagare a loro tutte le tasse: dalle assicurazioni per i basolati, al suolo pubblico, alle altre regole che servono solo a fregare o torturare chi crea lavoro».
Più soft la posizione del pub “Il Siciliano” gestito da Fabio Ciulla: «Io non riesco ancora ad avere la percezione di come andrà la nuova Ztl notturna. Il sindaco ha deciso questa cosa in autonomia, e questo un po’ mi ha seccato… ma sono sicuro che i palermitani prima o poi si abitueranno. Non so se politicamente è una mossa per fare cassa, ma di sicuro come ci siamo abituati alle aree pedonali, ci abitueremo anche a questo. A priori non so dire se ci sarà un calo di incassi, ma di sicuro non vedremo un incremento».
Spostandoci verso la zona di Piazza Sant’Anna, ecco Salvo Palmeri, titolare di Bruto Brasserie, che solleva la
questione della differenza di età di chi accede alla Ztl nelle ore notturne del week end: “Sulle attività con un target giovane, tra i venti e i trent’anni – afferma –, non penso incida più di tanto. Le attività con un target più anziano, invece, quella clientela per intenderci che ha la necessità di posteggiare vicino a dove va a mangiare, sicuramente possono riscontrare grosse difficoltà“.
Infine, Nazareno Ferrari, titolare dell’Extra Hop, dipinge scenari tragici per il futuro di pub e ristoranti in zona:
“Ci sarà una moria – afferma – Come si è verificato per le attività diurne, ci sarà un calo degli avventori. Il palermitano medio che è abituato ad andare in Centro storico per passare le sue serate troverà altri posti dove andare, dove non ci sono pedaggi da pagare“.
L’ipotesi più accreditata, infatti, è che il traffico si sposterà su altre zone della movida, escluse dal perimetro della Ztl, quali via Isidoro La Lumia.
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