La visita di Salvini a Palermo non placa la telenovela sulla ztl notturna. Nella tarda mattinata negli uffici del Tar del capoluogo siciliano si siederanno attorno ad un tavolo i protagonisti di questo match sull’ordinanza, che al momento è stata sospesa a seguito di un ricorso firmato da Confcommercio e da alcuni residenti.
Il sindaco Orlando ha ribadito qualche giorno fa che lui andrà avanti per attivare le zone a traffico limitato nel centro storico anche nelle ore notturne, rivendicando il provvedimento: “A morire come se piovesse”. Ma in controtendenza su quanto può pensare il primo cittadino, anche i residenti sembrano stare a fianco dei commercianti. Il tema principale per numerosi abitanti del quartiere è la volontà incondizionata della giunta municipale di introdurre la ztl notturna, senza tener conto di numerosi disservizi nella zona, come: la sicurezza, la mobilità e la mancanza di servizi.
Marco Amato risiede in via Lungarini ed afferma al Sicilia.it: “Abito nel centro storico da ben 14 anni. Le Ztl sono una forma di progresso in una città che funziona ma vorrei che rimanesse focale che non sono questi i modi per attuarla. Si pensa al centro storico come se fosse una ridente cittadina del nord England ma non è così”. Afferma il residente. “Bisognerebbe applicare delle strategia ad hoc, perché così non ha senso. Noi paghiamo un pass per il centro storico che non ci garantisce né parcheggio né fruibilità né viabilità. Entrare a piazza Marina non è relativamente facile. Uscire dal mio quartiere è diventato un labirinto. Questi provvedimenti di ztl vengono pensati come se il centro storico fosse un’area già attrezzata per potere sopportare e supportare una zona a traffico limitato. Un’ulteriore ztl significa far regredire la zona di 20 anni. Non si sta facendo altro che riconsegnare a bande di ragazzini e gente violenta un quartiere per cui molti hanno lottato. Tante sono le problematiche che non sono state affrontate dall’amministrazione. In ogni caso: nella creazione di qualcosa non si comincia dalla fine”.
Quindi, non sono soltanto i commercianti a denunciare la paura su questo provvedimento tanto voluto dall’assessore alla mobilità Giusto Catania. Ma numerosi sono i residenti che si pongono domande in merito alla tematica che attanaglia la loro zona abitativa.
“Io sono uno dei firmatari dello stesso ricorso che è stato presentato al Tar. Sono residente in una traversa di via Maqueda, a due passi da piazza Bologni”, afferma Giuseppe Puglia. “Il provvedimento in questione è delegittimato a causa della grave difficoltà nello spostarsi da una parte ad un altra della città. Non esiste una viabilità alternativa accettabile. Non basterebbe il servizio navetta offerto dal Comune. Tutti i palermitani conoscono le problematiche dei servizi pubblici a Palermo. Figuriamoci quelli notturni da far partire in asse con la ztl notturna”.
C’è poi chi si pone un problema semplice come Alfonso Lauro: Vogliono impedirci anche di invitare dei parenti o amici a cena. Ci lascerebbero isolati e nessun piano alternativo sarebbe in atto. Saremo prigionieri della nostra stessa dimora”.
Il giovane Fabio Lana residente in via del Bosco, pensa al problema della sicurezza notturna nell’asse di via Roma. “Qualche settimana fa hanno derubato un mio amico. Figuriamoci cosa potrebbe accadere con le strade quasi deserte per via della ztl notturna”.
Anna Modica è residente nella zona antica di Palermo da tanti anni ed afferma che: “Il comune di Palermo si impegna a creare confusione nel centro storico. Non esiste sicurezza, mezzi pubblici, inoltre non esistono nemmeno i parcheggi. Se si decide ad andare a teatro bisogna prendere il taxi perché ci sono all’interno del centro storico zone che vanno attenzionate”.
Segue la stessa linea di pensiero, Tony Valguarnera, che abita vicino via dei Calderai. “La Ztl notturna è un po’ una forzatura in questo momento, si devono creare i presupposti in merito a servizi adeguati”.
Parla anche Doriana Ribaudo residente del centro storico e proprietaria di un ristorante della zona: “Questo fine settimana, prima della sospensione del Tar nel mio locale avevo soltanto sette prenotati. Nel weekend non mi era mai capitato. A seguito della scelta del tribunale amministrativo, siamo riusciti ad avere 50/60 coperti e lavorare serenamente”.
Insomma i palermitani vorrebbero che la Giunta Orlando seguisse un percorso naturale per l’avvio della ztl notturna. Percorso contrassegnato innanzitutto dal potenziamento di servizi e controlli nel centro storico che potrebbero fare da apripista alle zone pedonali nel capoluogo siciliano. Ma l’ultima parola spetta ai giudici amministrativi che oggi dovranno decidere il destino in merito alla mobilità del centro storico di Palermo.