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Mafia, blitz a Palermo: ecco i nomi di tutti gli arrestati. Sequestrato il “Bar Alba” al vecchio socio

lunedì 16 Luglio 2018
PALERMO

Non c’è soltanto la caffetteria Aurora, riconducibile al presunto boss Giuseppe Corona – arrestato oggi a Palermo– fra i beni sequestrati nell’operazione antimafia di questa mattina, ma anche il Bar Alba, storica pasticceria di Palermo.

Il bar Alba è stato sequestrato sia nella sede di Mondello (appartenente a Giuseppe Tarantino, uno degli indagati) che in quella di piazza Don Bosco: un provvedimento che riguarderebbe, però, il vecchio assetto societario, infatti, la nuova società che gestisce il bar precisa in una nota:

In merito alla notizia appresa oggi di un sequestro dei punti vendita del BAR ALBA di piazza Don Bosco e Mondello per vicende riconducibili alla posizione di Tarantino Giuseppe in relazione a apparenti legami con Corona Giuseppe quale referente di Cosa Nostra; notizia ricondotta alle esternazioni della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo, rilasciate nel corso di una conferenza stampa, e relative alla operazione “DELIRIO” secondo le quali la gestione del BAR ALBA, per tramite del Tarantino Giuseppe avrebbe, non si comprende bene in che periodo, favorito COSA NOSTRA o addirittura aderito a un progetto criminoso, il tutto con conseguente emissione di provvedimenti di sequestro a carico delle società BAR ALBA s.r.l., Pasticceria Alba s.r.l. e N. Pasticceria s.r.l., fermo restando il plauso al proficuo Lavoro della Magistratura, è imperativo svolgere alcune precisazioni e distinzioni. Dal giorno 11 aprile 2016 le attività di piazza Don Bosco e via Regina Margherita meglio conosciute rispettivamente come il BAR ALBA di piazza Don Bosco e il CAFLISH – BAR ALBA di Mondello, sono di proprietà della società A.P.R. s.r.l., quest’ultima peraltro dal giorno 1 luglio 2018 è stata affidata alla gestione della BUSCEMI s.a.s. nell’ambito di una operazione commerciale in corso di annotazione al Registro delle Imprese. La detta società A.P.R. s.r.l. non ha nulla a che vedere o a che spartire con le precedenti N PASTICCERIA ALBA s.r.l., BAR ALBA s.r.l. e PASTICCERIA ALBA s.r.l. a più riprese e in vari momenti titolari dei predetti esercizi in epoca antecedente all’aprile 2016, e oggi tutte in fallimento e in passato gestite appunto da Tarantino Giuseppe. E dunque A.P.R. s.r.l. non ha nulla a che vedere o spartire con le società che risulterebbero destinatarie di provvedimenti di sequestro eseguibili semmai in danno dei patrimoni acquisiti dalle pendenti procedure concorsuali. Tra A.P.R. s.r.l. e le predette società non sussiste dunque alcun legame e alcuna continuità economica o giuridica tanto che la predetta A.P.R. s.r.l. ha dovuto ricominciare da zero ogni attività, richiedere ex novo autorizzazioni e licenze, e persino stipulare nuovi contratti per la locazione degli immobili e nuovi contratti per tutte le utenze, nonché comprare ai pubblici incanti buona parte delle attrezzature e degli arredi. Tanto precisato i Soci tutti e i Componenti del Consiglio di Amministrazione di A.P.R. s.r.l., escludono nella maniera più categorica di avere mai avuto a che fare con CORONA GIUSEPPE, di avere mai favorito il predetto o altri soggetti in attività di reimpiego di capitali di provenienza illecita e di avere mai avuto alcuna relazione economica con soggetti anche solo ipoteticamente riconducibili ad ambienti criminali o mafiosi. Pertanto in particolare i componenti tutti del Consiglio di Amministrazione di A.P.R. s.r.l., anzi preannunziano a propria tutela e a tutela di A.P.R. s.r.l. l’avvio di ogni iniziativa volta a difendere l’onere e la reputazione propria e della predetta società. Segnatamente, osservando e ribadendo che A.P.R. s.r.l. non ha avuto notificato alcun provvedimento ablativo, protestano la loro assoluta estraneità ad ogni forma di contiguità con frange deviate del tessuto sociale ed esponenti di ogni sorta delle consorterie malavitose ed anzi riaffermano con forza e fermezza la loro adesione totale ai valori della Legalità, richiamando alla memoria della Collettività tutte le iniziative finora svolte a vario titolo nella lotta al fenomeno delinquenziale in genere e a quello di matrice mafioso in ogni sua forma e nelle competenti sedi innanzi l’Autorità Giudiziaria. Al contempo ribadiscono con altrettanta fermezza la assoluta disponibilità a qualsivoglia confronto con gli Inquirenti purché non venga in nessun modo fatta confusione tra A.P.R. s.r.l., che opera solamente da poco più di due anni, e le precedenti società che hanno gestito i detti punti vendita in questione in un possibile clima di illegalità”.

Ecco i nomi di tutti gli arrestati nell’operazione “Delirio”

Gli arrestati nell’ambito dell’operazione condotta dalla Guardia di Finanza coordinata dalla Dda palermitana sono: Raffaele Favaloro, 52 anni, Giuseppe Corona, 50 anni, Maurizio Caponetto, 43 anni, Vito Virzì, 47 anni, Stefano Madonia, 45 anni, Loredana Ruffino, 45 anni, Rosa Madonia, 50 anni, Luigi Miceli, 29 anni, Alessandro Bronte, 33 anni, Gianpiero Giannotta, 23 anni, Domenico Lo Iacono, 43 anni, Calogero Leandro Naso, 24 anni, Carmelo Naso, 27 anni, Salvatore Buccheri, 26 anni, Giuseppe Giurintano, 35 anni, Salvatore Salamone, 42 anni, Gioacchino Salamone, 55 anni, Giuseppe Salamone, 56 anni, Giuseppe Salamone, 50 anni, Gregorio Palazzotto, 41 anni, Sandro Diele, 46 anni, Claudio Demma, 56 anni, Paolo Lo Iacono, 51 anni, Croce Siragusa, 48 anni.

Ai domiciliari sono finiti il noto avvocato penalista Nicolò Riccobene, 74 anni, insieme a Michele Siracusa, 74 anni, Giuseppe Mandarano, 75 anni, Antonino Salerno, 33 anni.

Provvedimento di divieto di dimora notificato a Rosario Armetta, 55 anni, Pasquale Fantaci, 44 anni, Giuseppe Abbagnato, 56 anni, Francesco Paolo Trapani, 21 anni, Massimiliano Cocco, 49 anni, Salvatore Giglio, 59 anni, Giuseppe Pecoraro, 44 anni, Giosuè Lo Piccolo, 42 anni, Giovanni Russo, 32 anni, Aurelio Perrino, 72 anni, Salvatore Calabrese, 44 anni, Aldo Calandra, 35 anni, Francesco Calandra, 58 anni, Giuseppe Tarantino, 48 anni, Domenico Milazzo, 75 anni, Emanuela Milazzo, 51 anni, Roberto Bonaccorso, 47 anni, Maria Laura Bonaccorso, 48 anni, Salvatore Sanfratello, 62 anni.

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