Il Natale è dolce in Sicilia perché nella civiltà contadina, con l’arrivo del buio e del freddo dell’inverno, i dolci riscaldavano l’anima e il cuore.
Il Buccellato, in siciliano “cucciddato” o “vurciddatu” deriva dal latino “buccellatum” che significa pane da sbocconcellare. Il ripieno, “‘u chinu”, è costituito da mandorle tritate, zucca candita e cioccolato; la coloritura è gialla con sfumature che variano dal paglierino all’ambrato, con consistenza morbida. Si prepara con la farina di un grano gentile, la Maiorca.
La scattata, dolce tipico di Alia, è tra i più salutisti dei dolci: solo mandorle tostate, poco zucchero e poca acqua, fatti a palline a messi in forno tiepido aspettando che scatta.
La catena generazionale, madri, figlie e nonne, qualche settimana prima del Natale, si riuniva e in un locale dotato di forno a legna, per l’occasione trasformato in laboratorio dolciario, iniziava la lunga preparazione che durava diversi giorni. Con dovizia e pazienza si predisponevano questi meravigliosi gioielli alimentari che dovevano consumarsi all’annuncio della nascita di Gesù.
Domenica 16 dicembre 2018 alla Fattoria Ruralia
ORE 11 BENVENUTO IN FATTORIA
LABORATORIO DOLCI: dal grano Maiorca ai BUCCELLATI E SCATTATE. LABORATORIO DEL LATTE, FORMAGGI E RICOTTA
ORE 13 PRANZO
Pane cunzato di grani antichi cunzato con olio di oliva, acciughe e pecorino Zuppa di legumi e cereali
Pasta con cavolicelli e salsiccia
Pasta con astratto di pomodoro siccagno e mollica atturrata Carni bianche e patate a forno
Bruciulune di cutina di maiale Verdure spontanee saltate in padella Frutta di stagione
Dolcezze di Natale