Stamattina, verso le 9,30, un drammatico incidente è costato la vita all’operaio cinquantaduenne Giuseppe Romeo. Romeo si trovava in contrada Affacciata a Mazara del Vallo – esattamente a Mazara 2, nelle vicinanze del canile municipale – insieme al collega Vincenzo Miraglia; i due stavano lavorando alla manutenzione di un’antenna per le telecomunicazioni su un traliccio della Telecom per conto di una ditta del capoluogo siciliano, la Romeotel. Il nome dell’azienda deriva proprio da quello dell’operaio deceduto.
Il sostegno, alto più di 20 metri, si è spezzato alla base, gli operai erano imbracati secondo la norma sulla sicurezza e Romeo è rimasto schiacciato proprio dal traliccio mentre Miraglia è stato estratto dai rottami dai vigili del fuoco e dal personale del 118 . Miraglia, 33 anni, è morto dopo essere stato ricoverato in codice rosso all’ospedale Civico di Palermo.
Cordoglio è stato espresso dal sindaco di Palermo e presidente di Anci Sicilia, Leoluca Orlando: “Esprimo il mio cordoglio, quello dell’Amministrazione comunale e dell’intera città di Palermo per la morte di Giuseppe Romeo e Vincenzo Miraglia. Siamo tutti vicini alle famiglie per questo gravissimo lutto. Questa terribile tragedia deve farci ancora riflettere e servire da monito affinché il rispetto delle norme relative alla sicurezza sul lavoro sia sempre garantito, a tutela della vita e della dignità dei lavoratori e delle loro famiglie”.
Si uniscono al cordoglio anche la Fistel Cisl Sicilia e la Cisl Palermo Trapani. “Apprendiamo con profonda tristezza delle due vite spezzate oggi”, affermano Daniela De Luca segretario Cisl Palermo Trapani e Francesco Assisi segretario Fistel Cisl Sicilia. “Siamo vicini alle famiglie degli operai” commenta De Luca “attendiamo che le indagini chiariscano i fatti, ma è necessario sin da subito rafforzare l’attività di prevenzione e controllo nei cantieri e luoghi di lavoro, è grave che ancora accadono questi episodi. Le indagini in corso accerteranno le responsabilità – aggiunge Assisi – ma è certo che gli organi competenti devono prestare la doverosa e giusta attenzione affinché tragedie del genere non avvengano più. Non vogliamo più apprendere di vite spezzate per via dell’incuria o del mancato rispetto delle norme di legge sulla sicurezza che devono avere la priorità soprattutto in un settore selvaggiamente deregolamentato come quello dei subappalti telefonici. La sicurezza nei luoghi di lavoro è un dovere di civiltà e deve essere per tutti obbligo sociale. Non è più accettabile – conclude Assisi – che i nostri lavoratori del settore vivano per lo più di precariato e muoiano di lavoro”.
“Esprimiamo cordoglio – ha dichiarato il segretario generale Slc Cgil Palermo, Maurizio Rosso – e siamo vicini alle famiglie delle vittime. Assistiamo inermi ancora una volta all’ennesima tragedia sul lavoro e ci chiediamo quanti lavoratori debbano ancora pagare un prezzo così alto per la mancanza di sicurezza sul lavoro. Alla luce di quanto è accaduto, l’Slc chiede un rigoroso controllo sulle attività e sulla messa in sicurezza dei lavoratori del settore, già martoriati dalla profonda crisi. Continuiamo a chiedere che è l’ora di fare investimenti per lo sviluppo e la sicurezza dei lavoratori di queste aziende. Basta con i tagli, si dia il via alla costituzione di una politica industriale che dia la possibilità ai lavoratori tutti di svolgere con serenità il proprio lavoro”.