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“La nostra corsa è appena iniziata. Un percorso arduo, una strada piena di ostacoli, ma tutto questo non ci spaventa affatto. È uno stimolo in più per andare avanti perché il nostro obiettivo è rimettere in piedi Palermo. E noi ce ne prenderemo cura”.
Lo ha detto Francesco Cascio, in un post pubblicato sul suo profilo Facebook, oggi candidato sindaco di Palermo di Forza Italia, con l’appoggio di Lega-Prima l’Italia, Noi con l’Italia e Coraggio Italia, tranne Fratelli d’Italia, presentando alla città, presso l’Antico stabilimento balneare di Mondello, la sua corsa a Palazzo delle Aquile in ticket con Alberto Samonà, candidato vicesindaco. Lo slogan di Cascio, infatti, è “Ne avrò cura” con riferimento alla sua professione di medico e alla sua attività durante la campagna vaccinale antiCovid come dirigente in forza all’Asp di Palermo.
“Questa conferenza era stata rinviata per due motivi. Il primo è il rispetto della sentenza dalla quale sono stato naturalmente assolto, la seconda quella del tentativo di riunire la coalizione e far sì che la mia candidatura potesse mettere insieme tutto il centrodestra. Non ci siamo riusciti al momento, ma già quattro forze politiche mi sostengono. Siamo molto ottimisti, contiamo di poter riunire nei prossimi giorni il Centrodestra e siamo convinti di poter ampliare la coalizione. La conferenza stampa di oggi serve a partire e allo stesso tempo a fare appelli agli amici del Centrodestra, spiegando che l’unità per noi è un valore assoluto – ha spiegato Cascio- Non serve solo per governare questa città, ma anche la regione e il paese. Un centrodestra unito darà la svolta a questa città, la quinta d’Italia, la più importante in cui si vota in questa tornata”.
“Stiamo cercando di unire il centrodestra attorno alla mia candidatura. Riteniamo che nelle prossime ore si possa trovare l’accordo che cerchiamo”, commentando le dichiarazioni di Ignazio La Russa che lo ha invitato a non ufficializzare la sua candidatura, prevista per oggi a Palermo, per non dare vita “a un atto unilaterale di esclusione di Fratelli d’Italia e minare la coesione della coalizione”.
L’appello del senatore La Russa si rivolgeva alle forze di centrodestra di non procedere al previsto annuncio di oggi della candidatura Cascio e del suo vice per consentire una comune valutazione dei candidati sindaci a Messina e Palermo e la contestuale definizione del candidato di centrodestra alla Presidenza della Regione Siciliana.
“Noi non lanciamo ultimatum. La nostra impronta è la sobrietà, la serietà, l’unità. Gli ultimatum li lasciamo agli altri. Non credo che La Russa abbia lanciato un vero ultimatum. E’ una persona equilibrata e trasparente, nonostante l’apparenza – ha precisato Cascio – Lui chiede di trovare una sintesi per stare insieme come centrodestra unito sia alle comunali, che alle regionali e alle politiche. E io condivido la sua idea”.
“Spero di vedere il centrodestra unito sotto la mia candidatura. Ho buoni rapporti con tutti, se non ci fossero state tutte queste scadenze, le regionali, le politiche, unite a ruggini antiche, credo che la mia candidatura avrebbe potuto avere un’ampia convergenza fin da oggi”. Queste le parole del candidato a sindaco di Palermo, Francesco Cascio, a margine della presentazione all’Antico stabilimento di Mondello.
“Purtroppo si sono accavallate tensioni locali che non riguardano me, ma la politica – ha spiegato Cascio – Io sono a disposizione. Non dico più nulla, mi affido alla disponibilità dei partiti. Saranno le forze politiche del centrodestra a stabilire se valutare le amministrative e le politiche assieme o se pensare prima a una e poi all’altra, ma senza precondizioni”.
“E’ vero, al momento c’è più di un candidato nella coalizione di centrodestra. Noi ci riproponiamo di raggiungere una sintesi più ampia possibile, ma già così siamo abbastanza competitivi, non abbiamo paura di fronteggiare la campagna elettorale. Il nostro primo obiettivo, a ogni modo, resta quello di riunire tutto il centrodestra”. E sull’assenza di Totò Cuffaro, che chiede ulteriore tempo per riflettere su questa candidatura e sul sostegno della nuova DC. “Cuffaro è un mio amico, sono stato vice presidente della regione con lui. La sua è un’opinione che rispetto ma non condivido – ha spiegato Cascio, che ha già incassato l’appoggio di Forza Italia, Lega, Noi con l’Italia e Coraggio Italia – se non ci fosse stata l’attesa per la mia sentenza, avrei già annunciato qualche settimana fa la mia candidatura. Non mi sembrava opportuno partire prima di una sentenza che non poteva comunque che essere a me favorevole”.
“Il programma elettorale, che noi abbiamo già in parte, vogliamo costruirlo in questi giorni ascoltando la città: è importante capire quel che vuole Palermo. Una parte è stata già fatta, l’altra la faremo insieme a cittadini, imprese, associazioni. Questo è il punto di partenza di una campagna elettorale che sarà breve, di soli 40 giorni, in cui noi ascolteremo tutti. Lo slogan ‘Ne avrò cura’ è la sintesi dei miei ultimi sei anni di vita. Li ho passati ad affrontare le emergenze, mi sono occupato di dossier importanti, il Covid e l’emergenza migranti a Lampedusa. Ho avuto cura nel vero senso della parola – ha ricordato Cascio – ci sono tante emergenze a Palermo: i conti pubblici, la pulizia, l’impiantistica, i servizi a rete, la Favorita. E il programma lo illustreremo l’8 maggio in una grande manifestazione in cui parleremo alla città”.
Presente alla conferenza stampa il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè e coordinatore di Forza Italia in Sicilia che ha parlato di “Una sfida importante quella di Palermo, abbiamo bisogno di una maggioranza forte. Che La Russa ci dica di non ufficializzare mi sembra strano, dato che alla corsa a sindaco c’è già il nome di Carolina Varchi. Abbiamo bisogno di mantenere il concetto di centrodestra, tra 6 mesi ci sono le elezioni regionali e poi le politiche, nessuno può immaginare che le regionali siano un optional. Rispondo con cortesia al senatore La Russa dicendo che la candidatura di Ciccio Cascio, alla quale noi non rinunceremo, è assolutamente voluta da noi, dalla gente, apprezzata da Palermo e offerta – sottolinea Miccichè – a tutto il centrodestra, non ci siamo chiusi al ragionamento. FI ha tutta la vita lavorato con serenità e generosità, è primo partito dal ’94 in Sicilia, vediamo se gli alleati ci supereranno, se riescono bene, ma è importante unire la coalizione, il valore del centrodestra noi lo tuteliamo”.
“Se il candidato deve essere Musumeci che lo sia, ma deve volerlo tutta la coalizione, non ha governato come noi avremmo voluto e non ha dialogato con i partiti come avremmo voluto, ma se si vuole sua candidatura che sia Musumeci”.