Uno dei suoi capisaldi è stato sempre quello della lotta contro il ponte sullo Stretto. Una battaglia che lo ha visto in passato in prima linea. Fabrizio Ferrandelli, candidato sindaco e sostenuto da parte del centrodestra ha anche incentrato la sua tesi di laurea in Lettere Moderne all’Università di Palermo nel 2003 su questo argomento. Mentre prima questa sua sentitissima battaglia era sbandierata con convinzione su tutte le sue biografie, adesso sembra magicamente scomparsa e sul suo nuovo sito non v’è traccia delle sue lotte contro il ponte.
I malpensanti dicono che sarebbe complicato per lui spiegare a Berlusconi – che presto sarà nel capoluogo isolano per promuovere e appoggiare la sua candidatura a sindaco -che un tempo lui era un “No ponte”. Noi preferiamo pensare che lo abbia dimenticato e che per sbadataggine non abbia scritto nella sua biografia i lunghi anni passati a battagliare contro la costruzione di questo famigerato ponte, tanto voluto e desiderato invece dai suoi nuovi alleati. Ferrandelli è, poi, lo stesso che fece lo sciopero della fame contro il Governo Cuffaro alla Regione e chissà se ricorda anche della denuncia per ‘truffa’ che, nel 2013, l’allora deputato PD Fabrizio Ferrandelli annunciò di avere presentato contro Berlusconi e le sue lettere per il rimborso dell’Imu inviate agli elettori.
I “vuoti di memoria” saranno un bel po’ durante il loro incontro. “Vorrei ricordare a Raciti – dichiara Ferrandelli nel 2015 quando il coordinatore del Pd regionale Fausto Raciti volle riaprire la discussione sulla costruzione del ponte – che sul ponte i siciliani, ma anche l’ARS, approvando qualche anno fa la mia mozione No Ponte, hanno già detto di no. Ed è paradossale, ancor di più oggi, in una Sicilia spezzata in tre e con un sistema infrastrutturale da Medioevo, che il segretario del PD in Sicilia, invece di pensare a come collegare la Sicilia alla Sicilia, si preoccupi di rispolverare il progetto del ponte”.
“Fausto Raciti deve scegliere se fare il portavoce di Alfano o il segretario regionale del Partito Democratico” inveiva a muso duro Fabrizio Ferrandelli. Chissà cosa dice adesso a se stesso quando si guarda allo specchio. Perché molte altre sono le sue battaglie cadute ormai nel dimenticatoio, come quella della libera circolazione dei migranti, altro argomento che lo accomuna a Berlusconi, o forse no? Boh chi se lo ricorda più..
