“La maggioranza Orlandiana capitanata da un impacciato e mensogniero presidente del consiglio comunale, il quale dopo avere ieri assicurato a moltissimi consiglieri di maggioranza e di opposizione, che in quella sessione non ci sarebbe stata nessuna votazione, ha invece approfittato di un’aula pressoché deserta e con alcune complicità, in evidente malafede, ha, con un vero e proprio colpo di mano, fatto approvare il piano per la alienazione dei beni comunali”. È quanto denunciato dalla consigliera comunale Marianna Caronia (gruppo misto).
“Era stato assicurato – aggiunge – a tutti i consiglieri che avrebbero avuto il tempo necessario per una più approfondita disamina del provvedimento che aveva registrato un giudizio negativo dei revisori dei conti. Era stata infatti da più parti stigmatizzata la colpevoleve incapacità del Comune, proprietario di moltissimi beni immobili, di metterli a reddito attraverso la loro locazione o la loro vendita, il che avrebbe consentito di realizzare ingenti entrate e sopratutto di evitare il ricorso indiscriminato ai debiti fuori bilancio o alla accensione di costosi mutui per far fronte alle più elementari esigenze della città”.
“Credo non sia più tollerabile accettare una situazione simile e ancora di più permettere ai responsabili di scaricare le proprie incapacità sulla presunta dichiarata mancanza di personale con specifiche competenze in materia. Questa situazione – prosegue – che con forza denuncio alla pubblica opinione è del tutto inaccettabile”
“Ancora più inaccettabile – conclude – è stato lo scorretto comportamento del presidente Totò Orlando che fingendo di ignorare la disastrosa situazione del bilancio comunale ha dimostrato la sua inadeguatezza al ruolo istituzionale che ricopre, ruolo che dovrebbe essere di equilibrio e di garanzia per l’intero Consiglio”.