Si era convertito alla fede islamica Giuseppe D’Ignoti, 31 anni catanese, e da allora si presentava sempre come originario dal Marocco col nominativo di Yussuf.
Oggi è stato arrestato dalla polizia con l’accusa di riduzione in schiavitù, violenza sessuale continuata, sequestro di persona, maltrattamenti e lesioni personali gravissime commessi nei confronti della donna con cui aveva convissuto da aprile al 20 settembre 2017.
La sua ex compagna ha raccontato che spesso era costretta a non uscire di casa e a subire aggressioni, nel corso delle quali ha anche riportato lesioni gravissime e ad indossare il velo islamico, a pregare insieme all’uomo e a visionare vari video in cui erano riprese uccisioni commesse da uomini arabi in divisa nera e verde, di prigionieri occidentali, uccisi perché “infedeli”.
La donna, dopo l’ennesima aggressione, è riuscita a fuggire proprio mentre si trovava ricoverata presso un ospedale catanese.
Da lì ha iniziato un lungo viaggio in treno, passando per Paternò, Napoli per poi giungere a Torino dove, lo scorso 22 settembre, ha presentato una denuncia alla Digos. D’Ignoti, era già stato condannato per il reato di violenza sessuale, lesioni e maltrattamenti nei confronti dell’ex moglie e aveva scontato la pena in carcere dal 2010 al 2015.