Oggi tutte le imprese, tutte le aziende, tutti i liberi professionisti, gli artisti, le star dello spettacolo e dello sport, hanno parte o buona parte della loro attività online. Insieme a tutte le cose positive nel promuovere o gestire la propria attività imprenditoriale, commerciale o artistica online, ci sono alcuni risvolti negativi. Alcuni di questi sono proprio le azioni messe in atto dagli Internet Haters e dai Trolls dei quali, nel precedente articolo “Internet Haters: chi sono e perché odiano online senza apparente motivo?”, abbiamo cercato di delinearne il profilo e le motivazioni che li portano ad odiare in rete.
Quello che cercheremo di fare con questo scritto, in continuità con il precedente, è quello di dare dei suggerimenti su come contrastare le azioni di odio, di disturbo, di interferenza, di delegittimazione, di danneggiamento virtuale, messi in atto, con prepotenza e insistenza maniacale ed ossessiva, dagli Internet Haters e dai Trolls.
Negli Stati Uniti d’America il problema è sentito da diverso tempo oramai, tanto che molti esperti di comunicazione e di gestione di piattaforme informatiche online hanno avviato degli studi e hanno messo a punto delle strategie per suggerire come difendersi dagli Internet Haters e dai Troll. A seguire analizzeremo quello che fanno nei paesi anglosassoni per difendersi e per limitare i danni.
La piattaforma di comunicazione “CarolRoth.com”, nell’agosto 2017, ha chiesto ad esperti, consulenti ed imprenditori che collaborano con la loro azienda e che lavorano prevalentemente su siti web, su social online, che gestiscono i loro affari su siti commerciali e/o di comunicazione online, di dare dei suggerimenti e delle strategie su come difendersi da questi attacchi. Sono strategie ed azioni frutto della loro esperienza online e del buon senso, che hanno dato risultati confortanti e tangibili, e per questo degni di essere conosciuti.
Il must di tutti gli operatori intervistati è lo stesso: “Never feed the Trolls” (“Mai dare da mangiare ai Trolls”).
Questo significa che secondo questi operatori non bisogna mai replicare con lo stesso linguaggio utilizzato dagli Internet Haters e/o dai Troll, né con il loro stesso livore e tenore di odio, né scendere mai al loro livello sub-culturale, né alimentare la loro aggressività con risposte scomposte, violente, di offesa, di odio, di delegittimazione. Alcuni di questi operatori sostengono che alla loro aggressività e al loro odio bisogna replicare con gentilezza. Altri sostengono che bisogna riconoscerli come utenti, ringraziarli per il loro commento e replicare in modo persuasivo e argomentato. Altri ancora che bisogna semplicemente ignorarli, lasciarli postare i loro commenti, e se è il caso bloccarli e segnalarli al gestore del portale nel quale si ha il proprio profilo social o la propria pagina web.
Questi approcci, queste modalità, inevitabilmente disorientano l’Internet Haters e il Troll proprio perché questi soggetti si aspettano una reazione altrettanto aggressiva, di odio e di violenza virtuale.
Solo attraverso queste semplici strategie, sostengono gli utenti intervistati da questo portale, dopo un po’ di tempo che gli Haters e i Trolls vi avranno attaccato e cercato di delegittimare voi, il vostro Blog, il vostro sito web, la vostra pagina social, non ritrovando alcuna reazione e replica scomposta alla loro aggressività che “li legittima” virtualmente, vi abbandoneranno per cercare un altro “utente-bersaglio” da odiare, da attaccare e cercare di distruggere online.