Lo spettacolo esperimento “White Rabbit Red Rabbit“, come da cartellone, è andato in scena ieri sera sul palcoscenico della sala Strehler del teatro Biondo di Palermo.
Per l’insolita performance, come annunciato, c’erano regole da seguire anche per gli spettatori e per i giornalisti che avrebbero assistito: pertanto, tenendo fede a questo sodalizio con l’autore iraniano Nassim Soleimanpour, non sveleremo nè il contenuto del testo nè, tantomeno, lo svolgimento delle indicazioni riportate.
Abbiamo pensato, però, di cogliere le impressioni, prima e dopo la performance, di Davide Enia l’attore che si è messo in gioco accettando di diventare strumento di una regia sconosciuta e improvvisata.
Quello che c’è stato in mezzo tra questi due video possiamo definirlo un frammento di vita condiviso tra persone che hanno voluto connettersi con altre persone, presenti e non, giocando, ridendo, interrogandosi sul tempo e le sue sfumature e su come, ogni giorno, ciascuno di noi si trovi a trasmutare da “coniglio bianco” a “coniglio rosso” con dinamiche talvolta spietate e non sempre consapevoli.
Lo spettacolo dal 2011, anno in cui ha debuttato all’Edimburgh Fringe Festival, è stato rappresentato in tutti i continenti e tradotto in 25 lingue.
Il personale contributo di Enia, attore al quale si riconosce versatilità e prontezza, non ha deluso il pubblico nell’aver messo al servizio del testo l’esperienza di cuntista, di narratore e di performer, oltre a qualche inframezzato “aggiunto mio“.