Debutterà venerdì 15 dicembre, al teatro Biondo di Palermo (sala Grande, ore 21), il “Re Lear” di William Shakespeare, la più emblematica tragedia sul potere, nella tanto attesa messa in scena di Giorgio Barberio Corsetti.
Protagonista nel nuovo allestimento, prodotto dal Teatro Biondo di Palermo e dal Teatro di Roma, sarà Ennio Fantastichini.
Giorgio Barberio Corsetti affronta la tragedia di Shakespeare, tra vanità, adulazioni, perfidie, crudeltà, portando in scena temi di grande attualità in una combinazione inedita di linguaggi e visioni, un racconto epico dove i padri fraintendono i figli e i figli tradiscono i padri.
Uno dei massimi innovatori del teatro contemporaneo si immerge nella scrittura skakespeariana per costruire, con un linguaggio attualissimo, un ponte tra presente e futuro in un’inedita, appassionata, visione per la scena.
Seguendo il suo percorso di sperimentazione, che contempla l’impiego di nuove tecnologie e la drammaturgia itinerante, Corsetti compone una sinfonia infernale che ha principio nella prova d’amore che il Re pretende dalle sue tre figlie e che culmina, in un crescendo di caos, nella distruzione di un regno in cui i pochi superstiti sono chiamati a confrontarsi con la possibilità di ricostruire un futuro possibile.
Il tempo di questo Lear è adesso. Un tempo dove un Re si spoglia del potere nel tentativo disperato di vivere senza responsabilità. Un tradimento della fondamentale dimensione politica alla conquista di un’estasi individuale, mentre il mondo privato e pubblico intorno a sé implode.
“Lear avviene adesso, nei nostri giorni, in un mondo fluttuante, dove l’economia e la finanza ci spingono da una crisi all’altra, portandoci con loro – spiega Barberio Corsetti –. È la storia del potere della successione, di padri e figlie, figli e padri. Lear vuole essere amato, perché pensa che il sentimento delle figlie sia una garanzia, un investimento che gli permetterà di vivere spensierato una seconda giovinezza. È una favola ed è una tragedia di padri e figli. Le situazioni, i luoghi sono simbolici, come arcani maggiori dei Tarocchi: la torre, la tempesta, la capanna. La superficie del racconto è tagliata a colpi netti, come una tela di Fontana”.
Al fianco di Fantastichini reciteranno Michele Di Mauro (Gloucester), Roberto Rustioni (Kent), Francesco Villano (Edmund), Francesca Ciocchetti (Goneril), Sara Putignano (Regan), Alice Giroldini (Cordelia), Mariano Pirrello (Duca di Albany), Pierluigi Corallo (Duca di Cornovaglia), Gabriele Portoghese (Edgar), Andrea Di Casa (Il Matto e Re di Francia), Antonio Bannò (Oswald e Duca di Borgogna), Zoe Zolferino (un Servo del Duca di Cornovaglia).
Le scene e i costumi sono di Francesco Esposito, le luci di Gianluca Cappelletti, le musiche eseguite dal vivo sono di Luca Nostro, mentre Igor Renzetti e Lorenzo Bruno hanno ideato e realizzato le immagini video.
Repliche fino al 23 dicembre.
Ennio Fantastichini incontrerà il pubblico alla Libreria Feltrinelli di Palermo giovedì 14 dicembre, alle ore 18, per il ciclo Prima della prima.