Ci risiamo. Caos e stalli politici prendono ancora una volta il sopravvento sul corso dei lavori d’aula che si sono svolti ieri all’Assemblea regionale siciliana, presieduta da Gianfranco Miccichè.
Sembra di essere tornati al tempo della finanziaria, quando l’opposizione e persino la maggioranza stoppavano di continuo le sedute per la mancanza di un consenso unanime che li accomunasse sulla necessità di approvare norme sicuramente urgenti per i settori vitali del territorio, maggiormente colpiti dall’emergenza sanitaria da Covid 19. E la storia si ripete, l’aula non risponde.
E il semaforo verde non è ancora scattato a Sala d’Ercole per l’approvazione del disegno di legge sull’edilizia dell’assessore regionale al Territorio Toto Cordaro, un settore nevralgico dell’Isola, certamente da rilanciare perché è tradizionalmente tra quelli più significativi dell’economia siciliana. Ma Governo e Parlamento difficilmente riescono a dialogare su questo tema, soprattutto dal punto di vista del tecnicismo che caratterizza la proposta di legge e, quindi, non si avanti, e come ha sottolineato più volte il parlamentare di Palazzo dei Normanni e segretario regionale del Pd, Anthony Barbagallo, le norme in materia sostano in aula già da settembre 2020.
Lo stesso coordinatore regionale di Forza Italia ha dovuto concludere la seduta parlamentare con un nulla di fatto a parte la sola approvazione dell’art 3, mancando l’accordo politico. Gli uffici legislativi del Parlamento siciliano sono tornati a lavorare sul testo di riforma delle norme in materia di edilizia, oggetto di dibattito parlamentare da diverso tempo, tra bocciature, emendamenti infiniti e rinvii in commissione.
E non solo, perché il presidente dell’Ars ha, anche, più volte sollecitato l’Assemblea a deliberare sul ddl che ha che vedere con “Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio”, che non è cosa da poco. A questo si aggiunge, molto spesso, la difficoltà di raggiungere il numero legale per l’approvazione delle norme che di fatto rende più tortuoso l’iter parlamentare, e la presenza di una maggioranza non esattamente coesa rispetto all’azione di governo della quale essa stessa ne è espressione.
Insomma, il tempismo non è esattamente una virtù. Intanto, si attende martedì, giorno in cui l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza tornerà a relazionare sulla situazione sanitaria in Sicilia in Assemblea, dopo il suo rientro alla guida dell’assessorato. Infatti, l’ordine del giorno incardinato all’Ars riguarda la discussione della mozione su “Iniziative volte alla gestione dell’emergenza sanitaria da Covid-19 e della relativa campagna vaccinale in Sicilia”.