“Mai più condoni perché non c’è motivo di averne. Basta un controllo del territorio e saper lavorare guardando agli interessi generali e non agli interessi particolari”. Si esprime così sui fatti recenti che hanno colpito Ischia.
“Un problema di rischio idrogeologico in Sicilia? Il problema è nazionale. La Sicilia presenta tutti i rischi, non soltanto quello idrogeologico. C’è quello sismico, quello vulcanico, c’è quello industriale, quello degli incendi boschivi“.
“Il giorno 7 incontrerò gli assessori di tutte le regioni e la Protezione Civile – ha aggiunto Musumeci – per concordare un piano di interventi in sede preventiva e soprattutto con l’utilizzo dei tanti fondi che abbiamo a disposizione. Pensare al ‘si poteva fare’ dopo avere pianto i morti diventa davvero un metodo assolutamente da rifiutare…“. Conclude.
”La Finanziaria è il massimo che poteva essere fatto in tutti i sensi. Le coperte quando sono corte da qualunque parte le tiri rimane sempre una parte scoperta. Tutto quello che poteva essere fatto lo si è fatto con attenzione particolare alle famiglie, ai meno abbienti e al tessuto imprenditoriale piccolo e medio”. Lo ha detto il ministro della Protezione civile Nello Musumeci parlando con i giornalisti a Catania.
Sulla scongiurata chiusura di Lukoil : “Il risultato raggiunto su Lukoil è stato frutto di un lavoro intenso condotto sostanzialmente in poche settimane dal governo che si è insediato appena un mese fa. Il primo tema sul tavolo del Governo è stato appunto quello di garantirne la continuità produttiva: un’azienda che tra diretto e indotto impegna circa 10mila lavoratori e ha un peso che assume nella formazione del Pil“. Prosegue poi: “Non potevamo permetterci – ha aggiunto – di bloccare la produzione. In un secondo tempo si dovrà garantire la continuità dell’azienda. Sono state già avanzate alcune proposte. Ci sono diversi interessi e su questi il ministro Urso sta lavorando. A lui e al premier Meloni esprimo il mio apprezzamento per la determinazione e la tenacia con cui si è lavorato”.