Uno dei programmi del Pnrr e della Missione 6 riguarda la sanità territoriale*, contiene tutti gli interventi a titolarità del Ministero della Salute. Perché se ne parla? La giunta regionale guidata dal presidente Renato Schifani ha detto sì alla realizzazione per il prossimo triennio di strutture intermedie tra l’assistenza domiciliare e ospedaliera garantendo comunque un’adeguata cura ai pazienti cronici. Il punto è che l’accordo di programma sugli ospedali e case di comunità e centrali operative territoriali è stato già sottoscritto dalla Regione Siciliana e il Ministero della Salute durante la scorsa legislatura sotto il governo Musumeci.
Quindi, il “nuovo piano” dell’assessore Volo approvato dalla giunta sarebbe in realtà una semplice approvazione e riproposizione di quello da oltre 300 milioni di euro stilato dall’ex assessore alla Salute Ruggero Razza, frutto di un lavoro durato molti mesi e che aveva suscitato aspre polemiche con Gianfranco Miccichè e lunghi dibattiti all’Ars. Il “piano Razza” era passato in commissione Sanità quando era presieduta dalla forzista Margherita La Rocca Ruvolo. A conti fatti, sarebbe esattamente lo stesso piano, non uno nuovo, e che aveva ricevuto il parere positivo di Agenas e del Ministero della Salute.
E non sarebbe nemmeno la prima volta. Il precedente? A Schifani è stata presentata la rete oncologica siciliana, anche questa praticamente la stessa adottata da Razza. Sulla sanità territoriale, insomma, il nuovo assessore non sta inventando nulla, ma ripropone l’eredità del suo predecessore.
La domanda che ci si pone è se tutto questo sia fatto all’insaputa di Schifani. Insomma, il Presidente della Regione, lo sa che si tratta di operazioni già fatte da altri? Una cosa è certa: se da un lato la memoria è corta , dall’altro ( a voler guardare il bicchiere mezzo pieno!), si tratta comunque della conferma che ciò che è stato fatto prima, evidentemente era stato fatto bene e non dispiace.
*Gli interventi sono suddivisi in due componenti. Facciamo un riepilogo per maggiore chiarezza.
M6C1 – Reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale
- Case della Comunità e presa in carico della persona;
- Casa come primo luogo di cura e telemedicina:
- Rafforzamento dell’assistenza sanitaria intermedia e delle sue strutture (Ospedali di Comunità).
M6C2 – Innovazione, ricerca e digitalizzazione del Servizio Sanitario
- Aggiornamento tecnologico e digitale;
- Formazione, ricerca scientifica e trasferimento tecnologico.