Avrebbe picchiato e minacciato di morte la madre 70enne, e il marito 83enne della donna, che si era rifiutata di fare fronte alla sua richiesta di avere 10mila euro dopo la presunta vendita di un immobile. E’ una delle accuse contestate dalla Procura di Catania a un 48enne che è stato arrestato da carabinieri a Viagrande, un paese della provincia etnea.
Nei suoi confronti è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare in carcere che ipotizza i reati di maltrattamenti in famiglia ed estorsione. Le indagini erano state avviate dopo la denuncia della 70enne, presentata lo scorso marzo.
Secondo l’accusa, al centro delle pretese economiche del figlio in particolare, realizzate con continue telefonate sia di giorno che di notte, prendendo a calci e pugni il portone d’ingresso e con insulti e minacce di morte nei confronti della coppia, sarebbe stata la presunta vendita di un immobile di proprietà della madre. Per questo l’uomo avrebbe preteso l’elargizione 10mila euro, mentre prima chiesto continuamente cifre oscillanti tra i 50 e i 100 euro. La 70enne agli investigatori ha spiegato di avere proceduto alla sottoscrizione di un preliminare di vendita dell’immobile, ma di non averla ancora perfezionata.
Dalle indagini è emerso inoltre che il 48enne avrebbe più volte afferrato la madre per il collo nel chiaro intento di strangolarla e le avrebbe lanciato addosso mozziconi di sigaretta accesi. Aggressioni commesse davanti la figlia minorenne dell’uomo, che è affidata alla nonna paterna. Il 48enne avrebbe apostrofato la bambina dandole della “prostituta” che, terrorizzata, è scappata a cercare rifugio in casa per sfuggire alle violenze del padre.