Le zone “a rischio” lancio del sacchetto sono 140 e saranno controllate da altre 60 fototrappole che andranno ad aggiungersi alle 74 già presenti nel territorio. Si intensifica la lotta alle discariche abusive ed agli incivili che, nonostante una percentuale di raccolta differenziata in crescita grazie al porta a porta, continuano ad andare in direzione ostinata e contraria.
Dall’ 1 settembre e fino al 31 dicembre sarà guerra agli i”zozzoni”, parola dell’amministrazione comunale che oggi ha illustrato il nuovo servizio di videosorveglianza ambientale.
“In questi anni abbiamo lavorato molto sulla prevenzione, ma non è bastato. Per combattere gli incivili serve la repressione” ha detto il sindaco Federico Basile in conferenza stampa alla presenza anche della presidente di Messina Servizi, Maria Grazia Interdonato, dell’assessore Francesco Caminiti, del commissario Giovanni Giardina, del direttore di esecuzione delle attività Vincenzo Brunello e di Massimiliano Nenni, amministratore unico della società Vitruvio Tech srl, azienda specializzata nei sistemi di videosorveglianza ambientale.
” Messina non è assolutamente una città sporca- ha continuato Basile- ma ci sono sacche da contrastare con interventi mirati su micro discariche abusive. E’ certo inoltre che la prevenzione non incida quanto la repressione e ringrazio il Corpo di Polizia municipale per il proficuo lavoro svolto”.
Dall’1 settembre fino al 31 dicembre sarà avviato in via sperimentale un progetto che porterà anche ad altre novità come il ME@GIS con l’impiego di mille telecamere, il ritorno degli ispettori ambientali e programmi specifici nelle scuole sui comportamenti ambientali.
“”Puntiamo ad un servizio più efficiente- ha detto l’assessore Caminiti– Il progetto ME@GIS é in dirittura d’arrivo e nel mese di settembre sarà visionato dal Ministero. A breve inoltre saranno riaperti i termini per l’individuazione di nuove figure di ispettori ambientali e sono previsti programmi scolastici di educazione ambientale per educare i nostri figli. Queste attività si aggiungono a quelle già in atto per contrastare l’abbandono di rifiuti di ogni genere, che determinano inquinamento, criticità sotto il profilo igienico-sanitario e maggiori costi”.
La presidente di Messina Servizi Maria Grazia Interdonato ha ricordato come la lotta alle discariche abusive comporta lo spostamento di risorse e personale dalla raccolta porta a porta.
“Siamo costretti ad intervenire per due-tre giorni, con cadenza settimanale, nelle varie zone di abbandono. A ciò si aggiunge anche l’attività di natura straordinaria”.
Il nuovo sistema di monitoraggio consente di intervenire con immediatezza dove ce n’è più bisogno e limiterà i fenomeni di abbandono illecito di rifiuti sia in aree distanti dalla viabilità principale, ad elevato valore ambientale, che in prossimità dei cestini stradali anche in aree centrali del comune di Messina. Il servizio si avvarrà di sistemi moderni e altamente qualificati in grado di inviare foto e video su server protetti e sarà attivo anche in visione notturna. Le 60 fototrappole invieranno foto e video su server protetti, azionati da un sensore passivo di movimento ad infrarossi altamente sensibile, che si attiva al passaggio di persone o automezzi, dotate di Modulo GSM-4G per la comunicazione bidirezionale ad alta velocità e di un modulo GPS per la geolocalizzazione delle immagini e dei video. Sarà possibile l’utilizzo delle immagini in visione notturna mediante led ad infrarossi invisibili ad occhio nudo.
Si procederà contestualmente con una mappatura dei territori con attenzione maggiore là dove ci sono siti a rischio, poi l’installazione delle fototrappole, anche spostandole in base alla necessità. La polizia municipale riceverà le immagini in tempo reale e potrà procedere all’identificazione del trasgressore. Previsto il report mensile contenente localizzazione, numero rilevazioni e numero infrazioni . L’ obiettivo finale è arrivare a mille telecamere entro fine anno.