“Il collegamento ferroviario fra Palermo e Catania con i treni ‘Frecciabianca’ è la conferma di una gravissima disattenzione di Trenitalia e del governo nazionale per il trasporto in Sicilia. Vecchi treni ridipinti e riadattati mandati nell’Isola dalle regioni del Nord, tempi di percorrenza addirittura peggiori dei già lunghissimi tempi precedenti (una media di 65 km orari), costi aumentati a carico dei pendolari e a carico di tutti i contribuenti siciliani. Insomma un’operazione che non ha alcuna giustificazione pratica, né tantomeno amministrativa. Se non forse quella di permettere a Trenitalia di “smaltire” qualche carretta senza pagare costi di demolizione“. Lo dice la deputata regionale della Lega, Marianna Caronia, dopo il recente avvio dei collegamenti ferroviari fra Palermo e Catania con i treni denominati Frecciabianca.
“Non posso che chiedere al governo regionale e in particolare all’assessore Marco Falcone Falcone di riferire immediatamente in aula su questa operazione, se ci siano ed eventualmente a quanto ammontino i costi per le deboli casse regionali, e soprattutto, se non ritenga di dover ricordare al governo nazionale che la Sicilia è ancora parte dell’Italia e non la discarica di Trenitalia“.