Dopo oltre due mesi di stop, continua a rimanere parcheggiata in consiglio comunale la mozione presentata dal Comitato Esistono i Diritti per fare luce e chiarezza sul tema della trascrizione dei bambini figli di coppie omogenitoriali. La lunga attesa ha spinto il Comitato a scrivere una lettera diretta al presidente del Consiglio comunale di Palermo Giulio Tantillo, firmata dal presidente Gaetano D’Amico e dalla componente del Comitato Eleonora Graziano.
“Signor presidente, noi donne e uomini diversi per storia, cultura e orientamento politico ci appelliamo a lei come massima autorità del consiglio comunale affinché si possa uscire dall’imbarazzante impasse reiterato ad ogni conferenza dei capigruppo sul dibattimento della mozione presentata dal Comitato Esistono i Diritti circa la trascrizione del bambino figli di coppie omogenitoriali già all’odg da oltre 2 mesi“.
“Sappiamo bene che – prosegue la lettera – una mozione comunale non produrrà alcun effetto pratico come ha sottolineato qualcuno nei giorni scorsi a mezzo stampa, ma essendo comunque un atto d’indirizzo politico riteniamo che la mozione vada dibattuta e votata democraticamente perché a nostro avviso il Comune della V città d’Italia non può ignorare una questione avente come oggetto i diritti civili dei bambini che purtroppo con la circolare n° 3 promulgata dal Ministro Piantedosi vengono disconosciuti. Signor presidente, le chiediamo di esercitare pienamente le sue funzioni appellandoci all’art 56 del vigente statuto che regola le attività del consiglio comunale di Palermo che recita così al punto 1.3 “ Il Presidente del consiglio comunale predispone l’ordine del giorno delle riunioni del consiglio, iscrivendo le proposte del sindaco, dei dirigenti, nonché dei soggetti legittimati dalla legge e dal presente statuto. Sig presidente questo comitato ha sempre svolto attività politica fuori ma dentro il palazzo con la collaborazione delle istituzioni desideriamo continuare a collaborare in comunione d’intenti politici com’è sempre stato senza mettere in discussione mai la democrazia e il rispetto dei diritti umani e civili. Cogliamo il tempo – conclude – e l’avvicendarsi del periodo quaresimale per auspicare che la colomba della pace possa intercedere in questi Consiglio che lei presiede, per dare pari dignità a tutti i bambini senza distinzione alcuna“.