Questo è il nuovo articolo della rubrica Fenomeno Serie Tv curato da Michele Lombardo
Per un amante della fantascienza come me questo è un periodo favorevole perché ricco di proposte interessanti. Sono infatti numerose le serie TV e i film già in programmazione o in arrivo sulle varie piattaforme televisive e delle quali vi parlerò in questo articolo.
Tra quelle già viste mi fa piacere iniziare con “Halo” in programmazione su Paramount +, perché è uno di quei rari casi nei quali la seconda stagione regge il confronto con la prima e anzi per certi aspetti, la supera.
Sono otto i nuovi episodi, nei quali continua la narrazione del conflitto tra gli umani e i Covenant, ma vengono anche approfondite le personalità dei vari personaggi principali e in particolare quella di Master Chief e dei suoi Spartan. La consiglio agli appassionati del genere.
Netflix deve avere puntato molto sulla fantascienza perché sono tante le serie ma anche i film arrivati da poco nella sua programmazione.
Una sorpresa davvero piacevole è “Resident Alien” che pur non avendo uno spunto originale, lo sviluppa in maniera intelligente e divertente. Dieci episodi della prima stagione che narrano le vicende di un alieno, interpretato dal bravissimo Alan Tudyk, che, nel compiere una missione, precipita per un incidente con la sua astronave sulla terra. Per portarla a termine assume le sembianze di un terrestre accidentalmente deceduto a causa sua ed è costretto a sostituirlo come dottore di una piccola cittadina americana.
Non conoscendo nulla degli esseri umani deve però iniziare a comprendere come muoversi, come nutrirsi, come prendersi cura di sé stesso ed è davvero divertente osservare tutti i suoi tentativi prima di riuscire nell’intento.
“Resident Alien” fa anche un po’ riflettere per degli stereotipi sui comportamenti e sul modo di relazionarsi del genere umano, messi involontariamente alla berlina dall’ingenuità dell’alieno. Davvero riuscita la rivalità con un ragazzino l’unico nella cittadina a riuscire a vederlo nel suo vero aspetto.
Molto più seria ma altrettanto ben riuscita è la miniserie TV tedesca “Das Signal segnali dallo spazio”, che narra delle vicende di un marito che insieme alla figlia inizia ad indagare sulla tragica scomparsa della moglie astronauta al suo ritorno da una missione spaziale intorno alla terra.
Quattro episodi per fare venire alla luce un terribile segreto che è all’origine della tragedia e del quale ovviamente non posso spoilerare nulla.
“Il problema dei tre corpi” era una delle serie più attese di questo periodo e finalmente il 21 Marzo è arrivata su Netflix “.
Tratta da uno dei romanzi di una trilogia scritta dal cinese Liu Cixin, dalla quale era già stata adattata la serie TV cinese “San-ti”, è la più costosa mai realizzata da Netflix e con gli stessi sceneggiatori del successo planetario del “Trono di spade”.
Annunciata come una serie Hard Sci-fi e cioè una fantascienza che da importanza al dettaglio scientifico e tecnico, narra su tre piani temporali diversi, del contatto con una civiltà aliena di un vicino sistema stellare, con tre stelle simili al nostro sole che orbitano l’una intorno all’altra in un instabile sistema a tre corpi.
Gli spunti iniziali sono i segnali lanciati nello spazio per contattare civiltà aliene dalla Cina negli anni della rivoluzione culturale e la misteriosa morte ai nostri giorni di numerosi fisici molto importanti in varie parti del mondo e di strani fenomeni che ne coinvolgono altri. Ho visto tutti gli otto episodi della prima stagione, non posso dirvi molto, ma la serie mi è piaciuta e merita tutti gli articoli che ne hanno preceduto l’uscita e i giudizi contrastanti che sicuramente continueranno anche dopo averla vista.
Per concludere con Netflix voglio parlarvi di “Spaceman” un film uscito quest’anno direttamente su questa piattaforma televisiva. Ne è protagonista Adam Sandler che interpreta un astronauta in viaggio per esplorare una anomalia spaziale visibile dalla terra. L’ho trovato un po’ claustrofobico in quanto si svolge quasi per intero all’interno di una navicella con lunghi dialoghi tra l’astronauta ed un alieno con le sembianze di un enorme ragno che all’improvviso appare all’interno dell’astronave. Si sviluppa uno strano rapporto che cresce attraversando fasi diverse passando dall’iniziale paura, alla convinzione che sia frutto di immaginazione, per concludersi in uno strano legame. Un film intimista, che fa correre su piani paralleli la missione spaziale e la crisi coniugale dell’astronauta, un pò lento e che non mi ha convinto del tutto.
Anche sulle altre piattaforme televisive sono o saranno in programmazione serie TV o film di fantascienza
Su Raiplay è già disponibile in esclusiva “Silverpoint” serie TV per adolescenti in tredici episodi. Un gruppo di amici fa una strana scoperta nel bosco, che provoca fenomeni di magnetismo e teletrasporto e che li porterà ad affrontare il mistero di 4 ragazzi scomparsi nella stessa zona 20 anni prima.
Su Disney+ vi segnalo “The Creator” uscito nei cinema nel 2023. Ambientato in un futuro abbastanza prossimo, pur non riscuotendo al botteghino lusinghieri risultati ha però il merito di avere al centro della trama un argomento molto discusso in questo periodo e cioè le implicazioni dello sviluppo dell’IA (Intelligenza Artificiale).
Per concludere l’11 aprile uscirà su Prime Video “Fallout”, una serie TV che come Halo è ispirata ad un videogioco. Otto episodi della prima stagione che narrano di una società post apocalittica che vive in bunker antiatomici sotterranei. La storia seguirà le vicende di una donna che 200 anni dopo lascerà questi bunker per avventurarsi in una Los Angeles devastata.
Come sempre vi do appuntamento al prossimo articolo ed aspetto sempre le vostre e-mail con le richieste, consigli o suggerimenti. Scrivetemi a
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