È stata intensificata l’attività di vigilanza e controllo effettuata dalla Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Palermo, e dagli Uffici marittimi dipendenti, in vista delle festività del 25 aprile e del 1° maggio sull’intera filiera di commercializzazione dei prodotti ittici, dalla fase di cattura in mare fino alla vendita al dettaglio. Nell’ambito delle ispezioni eseguite alle unità da pesca, l’equipaggio della dipendente motovedetta CP 290 unitamente al personale militare del 12° Centro Controllo Area Pesca della Guardia Costiera di Palermo, durante un’attività nelle acque trapanesi ha accertato l’utilizzo da parte di due pescherecci di attrezzi da pesca non conformi, in particolare reti da strascico irregolari in quanto aventi dimensioni della maglia inferiori a quanto previsto dalla normativa nazionale e comunitaria di riferimento.
L’utilizzo di tale tipo di reti è vietato in quanto non selettive e quindi capaci di catturare esemplari inferiori alla taglia minima consentita o esemplari che non rientrano tra le specie bersaglio, determinando un grave pregiudizio alla fauna marina ed alla preservazione degli stock ittici. I due attrezzi sono stati posti sotto sequestro ed ai Comandanti dei motopesca è stata contestata una sanzione amministrativa dell’importo pari a € 2.000 ciascuno. Sono stati, altresì, assegnati cinque punti alle licenze di pesca delle unità ed ai rispettivi Comandanti.
Il pescato, circa 90 chilogrammi, è stato posto sotto sequestro, visitato e giudicato idoneo al consumo umano da parte dei dirigenti medici dell’ASP, quindi devoluto in beneficenza. In altra analoga attività presso il porto di Terrasini, militari del locale Ufficio Circondariale marittimo hanno accertato la detenzione a bordo di un motopesca di attrezzi non conformi. Al Comandante dell’unità sono state contestate due violazioni amministrative in ordine alla detenzione dell’attrezzo non conforme ed al tentativo di occultarne la presenza, violazioni sanzionate con una pena pecuniaria complessiva di 4.000 euro. Gli attrezzi da pesca sono stati sequestrati per la successiva confisca. Sono state effettuate altresì delle verifiche presso stabilimenti di trasformazione e depositi di prodotti ittici, in uno dei quali è stata accertata la detenzione all’interno delle celle frigo di oltre una tonnellata e mezza di prodotti ittici congelati avente data di scadenza abbondantemente superata.
Al gestore dello stabilimento è stata contestata la violazione amministrativa relativa alla mancata applicazione delle procedure del manuale di autocontrollo (HACCP), punita con la sanzione pari a 2.000 euro. Il prodotto ittico è stato posto sotto sequestro e verrà smaltito da ditta specializzata. Sono stati effettuati anche dei controlli presso i mercati rionali, dove i militari hanno accertato presso due esercizi la vendita di prodotto ittico in assenza di idonea documentazione attestante la tracciabilità, operando il sequestro di un quantitativo di circa 100 chili di prodotti ittici e contestando ai responsabili 2 sanzioni amministrative per un importo pari a 3.000 euro. Il prodotto ittico è stato ispezionato e giudicato idoneo al consumo umano da parte dei dirigenti medici dell’ASP e dunque devoluto in beneficenza.
A Termini Imerese, nell’ultima decade, i militari del locale Ufficio Circondariale marittimo hanno posto in essere un’intensa attività di contrasto nei confronti dei venditori ambulanti abusivi, sequestrando circa 100 kg di prodotti ittici in quanto privi di idonea documentazione e pertanto avviati alla distruzione. Sono state notificate sei sanzioni amministrative ad altrettanti soggetti per un totale di 9.000 euro. L’attività proseguirà senza sosta allo scopo di garantire la commercializzazione di prodotti ittici di provenienza certa e nel rispetto dell’ambiente marino e della fauna ittica in particolare