“Il tentativo di silenziare le legittime proteste dei no-ponte con il manganello legislativo è veramente vergognoso e indegno di una maggioranza che si vuole definire democratica. Questo tentativo di limitare il diritto costituzionale di manifestare liberamente esasperando le pene sino a renderle simili a quelle previste per i reati più efferati, oltre a ignorare il principio di proporzionalità della pena, insieme alle proposte sul carcere per i giornalisti e sui limiti ai poteri di indagine per i magistrati, appare come un ennesimo rigurgito tendente a restaurare i caratteri tipici del periodo fascista a cui tutta la società deve opporsi con immediata fermezza”. Lo afferma il capogruppo del M5S all’Ars Antonio De Luca, a commento dell’emendamento al ddl sicurezza presentato in Parlamento dalla Lega che mira ad innalzare a 25 anni le pene contro chi protesta contro la realizzazione delle grandi opere.
“Giorno dopo giorno – continua Antonio De Luca – i partiti che sorreggono il governo Meloni mostrano sempre più la deriva autoritaria che cercano di nascondere a parole, ma che tradiscono abbondantemente con l’eloquenza dei fatti. Anziché cercare il dialogo con chi si vede sprofondare il terreno sotto ai piedi, la maggioranza meloniana cerca di silenziare tutti con le buone, ma soprattutto con le cattive”.