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L'iniziativa

“Rusulia”, il dittico della santa patrona di Palermo: simbolo universale di libertà femminile e resistenza nel cuore dello Sperone CLICCA PER IL VIDEO

sabato 28 Settembre 2024

L’artista palermitano Igor Scalisi Palminteri ha realizzato un dittico dal titolo ‘Rusulia‘, dedicato a Santa Rosalia, la patrona di Palermo, nel cuore del quartiere Sperone, tra le via Sacco e Vanzetti, all’altezza del civico 48, e Vittorio Salmeri.

L’iniziativa è stata commissionata dalla Parrocchia San Marco Evangelista nell’ambito del più ampio progetto, che ha visto la stessa Parrocchia coinvolta dall’artista Aida Satta Flores in uno straordinario concerto, Il profumo dei limoni replanted concorde, nell’ambito della più ampia manifestazione “La metamorfosi di un fiore-Dalla rosa al giglio” .

 

 

L’inaugurazione è prevista per lunedì 30 settembre alle ore 18.00, e sarà preceduto dalla celebrazione della Santa Messa delle 17.30, vedrà la partecipazione del parroco don Ugo Di Marzo e dei fedeli della comunità, che si riuniranno per ammirare il suggestivo lavoro dedicato a Santa Rosalia, patrona di Palermo.

L’iniziativa ha avuto numerosi partner associativi e ditte che hanno sostenuto concretamente la realizzazione di quest’opera, entusiasti e convinti del valore di questo segno nel cuore dello Sperone.

 

Don Ugo Di Marzo: “Un segno nel quartiere per valorizzare luoghi bisognosi di attenzioni

 

Don Ugo Di Marzo, parroco chiesa di Roccella, Palermo
Don Ugo Di Marzo

“Una straordinaria opportunità per lo Sperone e per Roccella – afferma don Ugo Di Marzo, Parroco della Comunità Pastorale Roccella-Sperone – Durante il concerto è stata già inaugurata la mostra permanente di 14 quadri realizzati sui testi delle 14 canzoni che andranno a comporre nel 2025 l’album  “ConCorde”, una rivisitazione del primo album di successo della Satta Flores, Il profumo dei limoni, prodotto dai Nomadi di Augusto Daolio e Beppe Carletti nel 1992, che si arricchirà di cinque inediti, tra cui “unn’È”,  pubblicato il 18 maggio scorso, in memoria di Franco Battiato”.

 

Aida Satta Flores

“In particolare – continua il parroco – i quadri sono stati realizzati da 10 ragazzi della Parrocchia Maria SS. delle Grazie in Roccella, oggi impegnati nelle attività dell’Associazione Laboratorio Collettivo Universale – LCU ETS nei quartieri Sperone e Roccella”.

Con Aida Satta Flores abbiamo subito concordato sul fatto che andava anche lasciato un segno nel quartiere, che potesse valorizzare quest’area dello Sperone poco frequentata ma bisognosa di maggiori attenzioni. E da qui il coinvolgimento dell’artista Igor Scalisi Palminteri per realizzare un omaggio alla nostra amata Santuzza”, conclude Don Ugo Marzo.

 

Il dittico: riflessione sul ruolo della donna e la libertà individuale

 

L’opera rende omaggio alla figura della Santa, elevandola a simbolo universale di libertà femminile e di lotta contro gli stereotipi imposti dalla società.

Il dittico, collocato tra il civico 48 e via Vittorio Salmeri, presenta due scene di forte impatto simbolico. In una di esse, un braccio maschile porge un giglio, tradizionale simbolo di purezza, a Santa Rosalia.

 

@foto Francesco Ferriolo

Questo gesto di dono e misericordia vuole richiamare l’innocenza e il candore, valori che sembrano spesso dimenticati nella società contemporanea. Attraverso l’immagine, si invita a una riflessione profonda sul ruolo della donna nella nostra cultura e sul rispetto della libertà individuale.

L’opera si fa portatrice di un messaggio universale: il rispetto e la protezione della libertà, con particolare attenzione alla condizione femminile, spesso schiacciata dagli stereotipi culturali. La figura di Santa Rosalia, che scelse di dedicarsi a Dio rifiutando un matrimonio forzato, diventa simbolo di resistenza e di libertà, parlando non solo alle donne ma a tutte le persone, in particolare i giovani, che aspirano a vivere una vita autentica, libera da imposizioni.

Santa Rosalia, venerata dai palermitani per il suo ruolo di protettrice durante l’epidemia di peste del 1624, viene reinterpretata da Igor Scalisi Palminteri in chiave contemporanea, come una donna che si ribella alle costrizioni sociali diventando simbolo di auto-emancipazione. Il gesto della Santa, che nel XII secolo rifiutò un matrimonio combinato e si ritirò in eremitaggio sul Monte Pellegrino, è visto dall’artista come un atto di grande forza e indipendenza, esempio di autodeterminazione di grande attualità.

 

 

L’artista: “Santa Rosalia per ogni palermitano rappresenta qualcosa di intimo e personale”

 

Igor Scalisi Palminteri

“A volte penso che ogni quartiere dovrebbe avere una Santa Rosaliadice Igor Scalisi PalminteriPer ognuno di noi, per ogni palermitana e per ogni palermitano, Santa Rosalia rappresenta qualcosa di personale. Probabilmente ognuno di noi le attribuisce un significato diverso, intimo, e il significato che ho dato io dipingendo Santa Rosalia allo Sperone è l’immaginare una donna che si allontana e rifiuta gli stereotipi, una donna che vive liberamente, che pensa liberamente, che si veste liberamente, che agisce liberamente, in una società che la costringe invece sempre dentro alla violenza e la imprigiona dentro la gabbia degli stereotipi”.

L’opera è un invito a riconoscere, rispettare e proteggere la libertà individuale di ciascuno e ciascuna, e in particolare delle donne, spesso costrette dentro i limiti imposti dagli stereotipi culturali: “Nell’afflato di libertà di Rosalia Sinibaldi, espresso nella determinazione di non accettare quel matrimonio a cui voleva obbligarla il padre fuggendo da quella imposizione, ogni ragazza dovrebbe rispecchiarsi. Ma anche ogni ragazzo, ogni giovane”, – continua Igor Scalisi Palminteri sottolineando come – la storia della Santa parli non solo alle donne, ma a tutti i giovani che aspirano a vivere liberamente e senza catene”.

 

Per la realizzazione del murale Igor Scalisi Palminteri si è ispirato a una fotografia scattata durante uno shooting propedeutico all’intervento pittorico, organizzato dall’artista in sinergia con il fotografo Lorenzo Gatto e con Margherita Riotta, che ha posato a favore di camera.

 

Margherita Riotta: “Rappresentare Santa Rosalia è stato un dono immenso”

 

Nell’interpretare la figura della Santa, Margherita Riotta ha condiviso sul proprio profilo Facebook tutta la sua emozione di essere parte di questo importante lavoro.

Margherita Riotta

“Che onore essere ritratta da Igor Scalisi Palminteri per il quartiere dello Sperone, che privilegio rappresentare una Santa Rosalia che rinnega gli stereotipi imposti dalla società, una donna libera che preferisce vivere da eremita piuttosto che sottostare al volere degli uomini”, ha dichiarato la modella.

Rosalia, infatti, diventa il simbolo di una donna che si ribella, che non accetta e scalpita per reclamare il proprio diritto al rispetto. In un momento storico in cui la questione della violenza di genere è drammaticamente attuale, l’immagine di Rosalia diventa un monito contro i femminicidi e un invito a riflettere sul tema della sicurezza e della protezione delle donne.

Lorenzo Gatto

“Questo gesto di gentilezza – il giglio offerto da una mano maschile – voglio immaginarlo come un gesto di pace tra il conflitto e la distinzione di genere, che ancora oggi attanaglia i nostri quotidiani”, ha continuato Margherita Riotta, richiamando l’attenzione su una delle emergenze sociali più gravi del nostro tempo.

Il processo creativo del dittico è stato documentato durante uno shooting fotografico a cura di Lorenzo Gatto, che ha catturato i momenti più significativi della realizzazione dell’opera. “Assistere all’evoluzione del pensiero di questo lavoro, sotto la guida di Igor, è stato un dono immenso”, ha concluso la modella palermitana, esprimendo gratitudine per l’esperienza condivisa e il contributo di tutti coloro che hanno lavorato sotto il sole cocente e la pioggia per dare vita a questo messaggio artistico e sociale.

 

Il dittico allo Sperone, realizzato in un quartiere simbolo della rinascita sociale e culturale di Palermo, con Santa Rosalia, come figura di speranza e resistenza, diventa il simbolo di una nuova Palermo, che attraverso l’arte riscopre i propri valori e si riappropria della propria identità.

 

 

Igor Scalisi Palminteri mette a frutto ancora una volta la sua capacità di coniugare l’iconografia sacra con messaggi sociali contemporanei, e questo nuovo lavoro continua a esplorare il tema della libertà, dell’identità e della trasformazione personale e collettiva.

L’opera continua a parlare alla comunità palermitana, portando avanti un dialogo sulla libertà, la giustizia e l’emancipazione femminile. “Rusulia” è più di un semplice omaggio a Santa Rosalia: è un simbolo di lotta e speranza per un futuro di rispetto e uguaglianza.

 

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