“Centinaia di migliaia di palermitani in allarme per colpa di una grave disinformazione. Dire prima che l’acqua non è idonea al consumo umano e poi, nell’arco di poche ore, sostenere invece che non ci sarebbero rischi, è molto grave. In un momento particolarmente delicato dal punto di vista dell’igiene come quello che stiamo vivendo per l’emergenza Coronavirus, nelle abitazioni cosi come negli ospedali, di tutto ci sarebbe bisogno tranne che di dilettanti allo sbaraglio. Si faccia chiarezza sulle responsabilità di questa disinformazione sulla pelle dei palermitani”.
Lo afferma Alessandro Aricò, capogruppo all’Ars di DiventeràBellissima, commentando le dichiarazioni contrastanti che si sono succedute da parte di Amap, Comune e Asp relativamente alla presunta inidoneità al consumo umano dell’acqua in gran parte di Palermo.
E intanto l’ex assessore comunale Stefano Santoro (Lega) chiede le dimissioni del sindaco: “Incredibile il comportamento adottato dall’amministrazione comunale a seguito degli esiti delle analisi chimiche effettuate sui campioni d’acqua da parte del Dipartimento di Prevenzione UOC igiene alimenti dellASP di Palermo dalle quale emergeva già in data 25 febbraio 2020 che buona parte dell’acqua distribuita dall’amap presentava tracce di solfati, alluminio, torbidità, mentre l’ordinanza del Sindaco con la quale si dispone all’Amap di inibire l’uso per il consumo umano della linea idrica interessata viene proposta dopo ben 10 giorni dai rilievi dellASP e tanto meno senza invitare la cittadinanza alla cautela e alla prudenza sull’uso dell’acqua per uso alimentare sino a quando le nuove analisi non diamo esito negativo per contaminazione microbiologica e di conformità ai parametri relativi alla presenza di alluminio solfati torbidità dell’acqua”.
“Si tratta – prosegue Santoro – di pura negligenza amministrativa che in luogo di preoccuparsi della salute dei palermitani si occupa di nominare nuovi assessori, cercando di sviare l’attenzione sui gravi fatti corruttela che hanno coinvolto esponenti della maggioranza in consiglio comunale e funzionari tecnici dell’amministrazione. La misura è colma e le dimissioni del Sindaco si dimostrano necessarie”.
Concetta Amella, Viviana Lo Monaco e Antonino Randazzo del Gruppo consiliare Movimento 5 Stelle Palermo sottolineano in una nota che “è sempre più evidente come il Sindaco, peraltro massima autorità sanitaria in città, non riesca a gestire l’ennesima criticità che ha importanti ripercussioni sulla salute dei cittadini. Stando alle notizie rincorse nelle ultime ore, tra rimpalli e e smentite tra l’azienda municipalizzata Amap e il Comune di Palermo, il sindaco ha firmato in data odierna una ordinanza sulla presenza di indici di inquinamento dell’acqua per inibirne l’uso umano, pur nella consapevolezza che la situazione “attuale” non desterebbe allarme”.
“Da parte nostra, – conclude la nota – abbiamo già predisposto una nostra interrogazione al Sindaco, per accertare le responsabilità e le eventuali omissioni che hanno generato il corto circuito logico tra l’Amap, l’Asp ed il procurato allarme tra i palermitani”.
Commenti duri anche dal sindacato Ugl: “Come se non bastasse l’emergenza sanitaria dovuta al Coronavirus, scoppia a Palermo l’allarme per l’acqua inquinata inidonea al consumo umano, procurando allarmismo fra i cittadini, abbiamo vissuto un pomeriggio di ordinaria follia, fra comunicazioni ufficiali e successive smentite, una girandola di informazioni fuorvianti da parte del Comune di Palermo in primis, e della Protezione Civile e dell’AMAP successivamente, specchio di una cattivissima organizzazione e amministrazione, un procurato allarme che merita dei provvedimenti immediati, chi ha sbagliato ne risponda in prima persona, non si gioca con la pubblica salute”.
A dichiararlo è il Segretario responsabile dell’UGL di Palermo, Franco Fasola. A Fasola si aggiunge il Responsabile della Comunicazione dell’Ugl palermitana: “Ci siamo prontamente attivati con tutti i nostri mezzi, il sito dell’AMAP risultava stranamente non raggiungibile quindi non visibile, episodio che riteniamo gravissimo, non vogliamo pensare che sia stato oscurato venerdì pomeriggio volontariamente, da sabato invece rileviamo che funziona regolarmente, pertanto a nostro avviso un gravissimo difetto di comunicazione da parte di AMAP, Comune di Palermo e Protezione Civile ha pregiudicato la giusta diffusione delle notizie, generando ingiustificabili ritardi nell’informare i cittadini palermitani della reale pericolosità riguardante il consumo dell’acqua potabile”.
“La gestione della comunicazione istituzionale in merito al presunto caso di non potabilità dell’acqua in buona parte del territorio di Palermo, alla quale abbiamo assistito nelle scorse ore, è sconcertante. – dice Federconsumatori Sicilia secondo cui “a poco, dal punto di vista della comunicazione, è servito il via libera dell’Asp di Palermo all’uso dell’acqua arrivato quasi a mezzanotte di ieri: questa mattina centinaia di migliaia di palermitani si sono svegliati non sapendo neanche se si potevano lavare i denti“.
“E’ una vicenda paradossale – afferma il responsabile di Federconsumatori Palermo, Lillo Vizzini – che mette in luce la grande superficialità con la quale è stata gestita questa situazione. Siamo felici di sapere, dall’Asp e non dagli altri attori coinvolti in questa amara commedia, che oggi possiamo usare l’acqua anche per scopi alimentari. Ma avremmo gradito saperlo già ieri e da una sola, univoca, chiara e coerente comunicazione istituzionale“,