“A causa di un’aggressione ad uno dei nostri rider nel quartiere zen di Palermo, al fine di salvaguardare l’incolumità dei nostri collaboratori, siamo costretti a sospendere le consegne a domicilio presso il suddetto quartiere.
Esprimiamo tutta la nostra solidarietà e vicinanza al ragazzo“. Questo il messaggio lanciato sui social dall’azienda palermitana Zangaloro meat factory circa un’ora fa. Il periodo di crisi amplificato dalla quarantena forzata a causa del covid-19, non ha lasciato scampo nemmeno al rider che lavora presso la rinomata catena di fast food del palermitano Angelo Zangaloro. Numerosi i commenti di solidarietà da parte degli utenti di Facebook nei confronti del ragazzo.
“Solidarietà al vostro collaboratore. Schifo totale verso gli indegni che hanno compiuto l’aggressione. Comprensione per la moltitudine di persone perbene che vivono in quel quartiere e che per colpa di animali travestiti da persone sono costretti a vivere quotidianamente questo schifo“. Afferma Valerio. “Assurdo anche se sono certa che lo zen è popolato da gente altrettanto x bene che si dissocia da questa delinquenza. Spero che il ragazzo stia bene…e che la gente delinquente si ravveda da oggi in poi…specialmente in questa grave situazione“. Scrive Giustino.
“Purtroppo il ragazzo ha sbagliato strada, si è perso allo Zen, ma la consegna doveva essere fatta, in un residence con portiere H24. Questo non giustifica l’atto indegno, che un ragazzino si perde e viene rapinato“. Denuncia Anna.
In corso indagini da parte delle forze dell’ordine.