GUARDA IL VIDEO IN ALTO
E’ scontro senza tregua tra il Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ed il sindaco di Messina, Cateno De Luca sul transito nello Stretto. Il Consiglio di Stato, con il parere della prima sezione, numero 735/2020, ha espresso infatti con la massima urgenza, parere favorevole sulla proposta del Ministero dell’Interno per annullamento, in via straordinaria, dell’ordinanza del primo cittadino di Messina, che a partire da questa mattina ha imposto a “chiunque intende fare ingresso in Sicilia attraverso il Porto di Messina, sia che viaggi a piedi sia che viaggi a bordo di un qualsiasi mezzo di trasporto” l’obbligo di registrarsi, almeno 48 ore prima della partenza, nel sistema di registrazione on line www.sipassaacondizione.comune.messina.it.
Immediata la replica, durissima, di De Luca, che ha ribadito la volontà di far rimanere in vigore l’ordinanza “Si passa a condizione”: “La Ministra Lamorgese ha avviato le procedure per fare fuori il sindaco De Luca ma l’ordinanza non si tocca. Stanno tentanto di uccidere i sindaci, la mia persona e la democrazia. Ma io non mi fermo nemmeno davanti a questa pistolettata. Valuterò tutte la azioni che si possono intraprendere e i nostri giuristi si attiveranno subito per accertare lo stato delle cose e di questa gravissima vicenda”.
“Il Ministro non pensa, sta agendo con la supponenza di Stato. Anzi eviti di pensare perché se il risultato è questo ucciderà noi sindaci e la democrazia. Io sono stato eletto dai cittadini, lei no. Lei rappresenta il frutto della peggiore democrazia ed è lì ad esercitare un ruolo che richiede equilibrio e non cecchinaggio verso chi non la pensa come lei”, ha detto De Luca. “Vogliono bloccarci e metterci il bavaglio ma il nostro sistema di controllo, attraverso la registrazione preventiva, è un modo scientifico per avere il controllo degli ingressi. Così che non è riuscita a fare lo Stato e nemmeno la Regione Siciliana. Per uccidere il sindaco di Messina non basta il parere del Consiglio di Stato ma è necessario che si riunisca il Consiglio dei Ministri per deliberare l’annullamento dell’ordinanza del sindaco De Luca. E non basta qui: la delibera del CdM deve, a sua volta, essere recepita da un provvedimento del Capo dello Stato, va pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e dopo quella pubblicazione entra in vigore. Sino a quel momento l’ordinanza rimane, non la revoca. Tanto più di fronte a questa intimidazione. Che dichiarino inefficace questa ordinanza, con una procedura che pare sarà adottata per la prima volta in Italia, in piena emergenza Coronavirus. Il Ministro Lamorgese si dimetta, se ancora se le è rimasto un minimo di pudore. Intanto la Renault 4 continua a scorazzare per la Sicilia, mentre i siciliani sono murati in casa a lottare contro il virus”.