“Chiediamo al sindaco un incontro finalizzato ad ogni utile iniziativa per eliminare le disdicevoli situazioni di conflitto di interessi in capo ad organi dell’Ente che finiscono col il perdere conseguentemente autorevolezza con grave danno all’immagine stessa dell’Ente e con il penalizzare situazioni lavorative di dipendenti che non hanno fortuna di rientrare nelle grazie del Segretario Generale“. Questa la richiesta della Cisl Palermo-Trapani inviata tramite una lettera firmata dal segretario aziendale, Giuseppe Gabriele, e del segretario generale aggiunto Marco Corrao.
La nota, invita dall’organizzazione sindacale è indirizzata al Sindaco di Mazara del Vallo, al presidente del Consiglio Comunale, al dirigente del secondo settore, al segretario generale, al Collegio dei Revisori dei Conti, al Nucleo di Valutazione e al Comune di Mazara del Vallo.
Le motivazioni della richiesta di faccia a faccia col primo cittadino risiedono sull’operato della dirigente, nonché segretario generale, Antonina Marascia.
Una lunga lettera nella quale viene rinnovata la stima nei confronti dell’Amministrazione del comune trapanese ma che, dall’altra parte, sottolinea che “gli obiettivi di miglioramento non sono stati raggiunti – si legge -. La macchina amministrativa arranca e nel personale si rinvengono solo stati di profonda frustrazione e demotivazione, senza una chiara e reale conoscenza degli obiettivi da raggiungere, con l’aggravamento di un generale sentimento di mortificazione unito ad una percezione di profonda disparità di trattamento a seconda che si abbia la fortuna o meno di essere inserito in uno o in un altro settore o di essere nelle grazie di chi muove realmente le fila dell’agire amministrativo”.
Al dirigente viene contestato anche il forte potere accumulato nel corso degli anni grazie ai diversi ruoli che ha ricoperto e per aver diversi familiari all’interno dell’amministrazione: “Una sorella consigliere comunale di maggioranza, un’altra sorella dirigente di ruolo, e altri diversi parenti più o meno prossimi come impiegati comunali”.
“Ed in questo gioco di ruoli – prosegue la nota – quello che dovrebbe essere trasparente nell’azione amministrativa diventa assolutamente opaco, con un Segretario comunale che non si astiene mai dal partecipare in prima persona a procedimenti nei quali sono in gioco interessi dei suoi parenti, in spregio al ruolo di garante della trasparenza e Responsabile Anticorruzione ed in barba quanto prevede l’articolo 97 della nostra Carta Costituzionale che esalta il principio di imparzialità nell’attività dei pubblici uffici”.