La convenzione dello stadio Renzo Barbera continua a tenere banco in Consiglio Comunale.
Si lavora infatti da ore a quello che dovrebbe essere il testo definitivo dell’atto che andrà a disciplinare i rapporti fra la FC Palermo e l’amministrazione. Una quadra difficile da ricercare, con dei tempi che diventano sempre più stretti a causa delle scadenze federali. A complicare le cose sono anche i tantissimi emendamenti presentati da maggioranza ed opposizione, per limare il testo in alcune parti nevralgiche.
I CONTENUTI DELLA CONCESSIONE
La convenzione riguarderà un periodo di tempo fissato in sei anni. La capienza massima dello stadio Renzo Barbera viene fissata in 36.349 posti a sedere, di cui 60 dovrebbero essere destinati alle autorità comunali.
La cifra stabilita per la concessione rimane quella di 341.150 euro, anche se si stanno valutando soluzioni per decurtare la cifra richiesta.
Sull’argomento è intervenuta anche il Settore “Risorse Immobiliari” del comune di Palermo. Nella proposta deliberativa inoltrata a tutte le parti interessate, viene sottolineato che “la società calcistica risulta espressione della collettività sociale“. Pertanto, viene dato mandato di adottare “misure effettive di esenzione o riduzione di canoni di utilizzo dovuti da operatori economici per l’uso di impianti sportivi“. Pare tramontata invece la soluzione della sponsorizzazione da parte del comune di Palermo.
A tali questioni si aggiungono inoltre quelle relative al pagamento del canone della stagione 2019-2020. Stando a quanto riportato nell’attuale testo della convenzione, vengono richieste all’FC Palermo garanzie relative al pagamento di quanto dovuto fino al 30/03/2020. Sul periodo immediatamente successivo intervengono gli effetti del decreto Cura Italia.
IL NODO PUBBLICITÀ
Il tema caldo della questione rimane comunque l’aspetto degli spazi pubblicitari.
Come viene riportato nell’art.15 dell’attuale testo della convenzione, “la SSD Palermo potrà dotare l’impianto di impianti pubblicitari. Dovrà rispettare le disposizioni vigenti in materia e le norme previste dal vigente “Regolamento relativo all’ imposta comunale sulla pubblicità”. La società, previo pagamento degli oneri, potra così introitare:
- i proventi della pubblicità di ogni genere effettuata negli spazi oggetto della concessione nel rispetto delle modalità e dei tempi di fruizione degli stessi.
- i proventi dall’installazione di banchi di vendita per la ristorazione del pubblico.
Una tipizzazione che, come sottolineato dall’Aspes e dalla consigliera comunale del Movimento 5 Stelle Viviana Lo Monaco, non differenzia la pubblicità interna da quella esterna. Sulla questione, proprio la rappresentante pentastellata ha presentato due emendamenti che saranno discussi dall’aula.
Nel primo la Lo Monaco chiede di inserire la dicitura “con esclusivo riferimento all’area interna dell’impianto sportivo“, per limitare il raggio d’azione della norma. Mentre con il secondo si punta ad aggiungere all’art. 15 che “tutti gli spazi pubblicitari collocati all’esterno dello Stadio Renzo Barbera, visibili dalle pubbliche vie, restano soggetti alle norme previste dal Regolamento Comunale sulla Pubblicità e sulle pubbliche affissioni. Pertanto potranno essere assegnati esclusivamente a seguito di gara pubblica, previa acquisizione di tutti i parei di competenza”.