Seduta ad alta tensione stamattina in commissione Ue all’Ars. Ai lavori ha preso parte il presidente dell’Assemblea, Gianfranco Miccichè. E’ stato proprio lui a contestare al governo di tenere all’oscuro il Parlamento sulle scelte che si stanno compiendo per la spesa dei fondi del Pnrr; Miccichè ha ricordato che l’art.50 della legge 9 del 2009 assegna all’Ars il ruolo di indirizzo programmatico nella definizione delle politiche di sviluppo. Ma l’assessore all’Economia, Gaetano Armao, ha fatto notare che quella norma non riguarda il Pnrr. A quel punto i toni si sarebbero accesi.
“Il presidente Miccichè ha fatto bene a citare la norma – dice
, capogruppo del Pd e componente della commissione Ue – Per noi la norma è chiara, se non lo è per il governo siamo pronti a presentare un emendamento“. Alla commissione Armao ha consegnato alcune slide sul Pnrr. “Nessuno sa niente delle scelte che sta facendo il governo, questo problema va risolto“, aggiunge Lupo.
“Sul Pnrr c’è stata una grave carenza di comunicazione fra governo regionale e il Parlamento che rischia di far deragliare questo fondamentale treno che sta passando che potrebbe risollevare le sorti della nostra Regione. Per questo mi sono fatto promotore di una precisa richiesta: nei prossimi giorni gli assessori della giunta Musumeci presentino in aula il lavoro svolto fino ad ora ed ascoltino con attenzione le proposte della deputazione prima di andare avanti con ulteriori determinazioni“, dice il presidente della commissione Ue Giuseppe Compagnone. Alla seduta hanno preso parte anche gli eurodeputati Caterina Chinnici e Giuseppe Milazzo.
“Purtroppo, per una dissennata scelta fatta dal governo nazionale, gran parte della programmazione degli interventi previsti dal Pnrr non prevede il coinvolgimento della Regioni, ma ci sono diversi settori, come quelli che riguardano l’inclusione sociale, la scuola, la sanità, il turismo, in cui la Regione svolge una funzione strategica e non si può pensare che questa venga assolta senza confrontarsi con i territori e con i loro rappresentanti – prosegue Compagnone. – In commissione abbiamo lavorato per lungo tempo sul Pnrr, inviando a dicembre del 2020 al presidente della Regione una risoluzione con delle proposte concrete, frutto di attente interlocuzioni con il territorio. Purtroppo mi pare che non sia stata adeguatamente presa in considerazione. Credo che ci sia ancora il tempo per cambiare rotta, mi auguro che non manchi la volontà“.