Tre posteggiatori abusivi (A.N. di 60 anni, G.T. di 49 anni e G.C. di 39 anni), sono stati arrestati a Palermo, perchè sorpresi dalle forze dell’ordine per la seconda volta in via Tricomi, nei pressi del pronto soccorso dell‘ospedale Civico. Stavano svolgendo l’attività che, con il decreto sicurezza, prevede l’arresto in caso di recidiva.
Lo scorso dicembre, infatti, nella stessa via Tricomi e sempre nei pressi del pronto soccorso del Civico, i tre furono individuati dalle forze dell’ordine mentre invitavano gli automobilisti a parcheggiare in cambio di denaro. In quell’occasione, oltre alla sanzione amministrativa di 771 euro ciascuno, gli venne notificato l’ordine di allontanamento dall’area. Il 39enne venne inoltre denunciato per rifiuto di generalità e resistenza a pubblico ufficiale.
“L’arresto dei primi tre posteggiatori abusivi a Palermo per effetto del decreto sicurezza voluto dal ministro dell’Interno, Matteo Salvini, è una svolta nell’azione di contrasto ad un fenomeno tanto fuori legge quanto indigesto per gli automobilisti. È un cambio di marcia decisivo soprattutto in una città come Palermo, dove la pratica malsana a volte ha assunto contorni drammatici. Ma adesso per chi passa le giornate a pretendere soldi in cambio dell’indicazione sul parcheggio dell’auto e della moto scatteranno finalmente le manette”.
Lo dichiara Igor Gelarda, capogruppo della Lega in consiglio comunale a Palermo e responsabile regionale enti locali del partito, insieme a Elio Ficarra, responsabile provinciale enti locali, in riferimento all’arresto a Palermo dei tre posteggiatori abusivi.
“Ai tre posteggiatori abusivi recidivi si applicherà la pena dell’arresto da sei mesi a un anno – spiegano Gelarda e Ficarra – in base alla nuova legge 132/2018 che ha convertito il decreto sulla sicurezza urbana. E questo perché erano già stati sanzionati tre mesi fa per la stessa violazione”.
“Il decreto sicurezza voluto dalla Lega garantisce e tutela il cittadino a 360 gradi – dicono Gelarda e Ficarra – ma taluni, come il sindaco Orlando, lo hanno stigmatizzato solo per le misure nei confronti degli extracomunitari, che intendono bloccare il business dell’immigrazione clandestina e limitare i reati degli stranieri in Italia. Il decreto sicurezza però è anche molto di più – concludono i due rappresentanti del Carroccio – e quello che è successo a Palermo ne è la prova”.