Guarda guarda, nel Movimento 5 Stelle esiste anche il dissenso. Già questa di per sé è una notizia non da poco, visto che solitamente le parole di Luigi Di Maio sono per tutti i dirigenti e gli eletti pentastellati oro colato. Se poi a smentire le parole del capo ci pensa un neoeletto, ma con un pedigree di tutto rispetto, come Giorgio Trizzino, allora evidentemente la cosa è seria. Anche se la critica ha vita e fiato corti.
Le sue dichiarazioni non sono passate inosservate, anche perché riabilitano anche Berlusconi, cioè colui con cui Di Maio non vuole dialogare in alcun modo. “Da vecchio nostalgico democristiano penso che bisogna trovare un compromesso ma vedo che i giovani mancano un po’ di pazienza… Non possiamo lasciare questo grande peso solo al Presidente Mattarella. Ma per farlo si deve evitare di essere capricciosi e di non parlare con gli altri. Servono un pizzico di modestia, creatività e ponderazione“. Il riferimento sembra diretto senza mezzi termini proprio a Luigi Di Maio.
A parlare così alla Stampa e al Corriere è appunto Giorgio Trizzino, chirurgo siciliano, deputato del M5S, scelto da Di Maio e dai vertici siciliani come candidato uninominale, definito amico di Mattarella perchè da giovane vicino al fratello del presidente, Piersanti.
Tornare al voto “sarebbe una iattura – afferma – sancirebbe la perdita di affidabilità nei contesti internazionali. Noi abbiamo il dovere di dare risposte alle urgenze, tranquillizzando tutti gli elettorati”.
Trizzino suggerisce di “cercare una tregua bilaterale, per trovare una condizione governativa, individuata dal Presidente Mattarella, transitoria, che consenta alle forze di dialogare e che porti a un governo vero e proprio, lasciando al Capo dello Stato più respiro: come un seme da cui nasce una rosa. Consentirebbe una pacificazione e la ripresa del dialogo tra i due partiti che più si fanno il filo”, M5S e Lega.
“Penso – aggiunge – che Berlusconi sia lungimirante e non stupido. Forse siamo stati un po’ troppo diretti nel definirlo un pluricondannato recidivo. Lui stesso può aiutare a trovare una soluzione”.
Dopo la bufera, l’auto-smentita.
Ma dopo la bufera scatenata dalle sue dichiarazioni, a smentire se stesso dopo qualche ora ci ha pensato lo stesso Trizzino con un post su Facebook, che mira a gettare acqua sul fuoco, ma che di fatto smentisce poco o nulla in merito alle precedenti affermazioni: “Questa mattina Corriere e Stampa hanno riportato quelli che erano miei semplici ragionamenti in libertà. Non ho mai voluto né pensato di mettere in discussione o smentire Luigi Di Maio di cui ho massima fiducia e di cui condivido totalmente le scelte fatte, inclusa quella di non accettare un governo con Silvio Berlusconi”.