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Oggi e domani a Palermo c’è questa conferenza internazionale sulla Libia. Nel video editoriale in alto parliamo della sua inutilità: infatti, nel capoluogo siciliano non sono presenti né il presidente Russo Vladimir Putin e nemmeno quello Usa Donald Trump. Il generale Haftar, che è uno dei principali contendenti, potrebbe venire a Palermo ma partecipare solo a incontri separati a margine del summit e, dunque, ci si domanda a che scopo sia stato organizzato questo vertice che ha il sapore di una mera passerella internazionale.
Su tutte il dato che l’Italia ha oggi, comunque, la possibilità di contare sullo scacchiere internazionale e di tornare ad avere voce in capitolo. Ma sulla Libia occorre non sottovalutare il ruolo di Saif al-Islam Gheddafi, figlio del presidente Libico assassinato a seguito dell’attacco occidentale al Paese africano. Di lui non si sa dove sia, anche se l’autorevolezza di cui gode, non soltanto nazionale ma anche internazionale, suggerirebbe un suo ritorno sulla scena libica non da comparsa, come anche giustamente sottolineato di recente dal Corriere della Sera e dall’Huffington Post. E l’Italia potrebbe oggi farsi anche “sponsor” di un suo ritorno in grande stile.
Comunque sia, l’inutile conferenza sulla Libia alcuni effetti li ha già ottenuti: la rivoluzione del traffico veicolare a Palermo e una città blindata con tantissime strade interdette alla circolazione e disagi per tutti. Peraltro, nemmeno giustificati dalla consolazione di aver ospitato un vertice determinante per gli assetti libici.
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