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Stop per tre anni

A Siracusa in arrivo una moratoria su nuove licenze ai ristoranti a Ortigia

mercoledì 27 Marzo 2024

Siracusa si prepara ad imprimere una svolta alla sua offerta commerciale. Si va, infatti, nella direzione di uno stop alla concessione di nuove licenze commerciali riguardanti la ristorazione e la somministrazione di bevande ed alimenti nel centro storico di Ortigia. In una zona che è ormai un fiore all’occhiello della bellissima Siracusa ma che, al contempo, si caratterizza perchè ormai la proposta in quell’area stessa è praticamente completa e satura, ora il Comune vuole mettere un freno alla prospettiva di altre attività che andrebbero a sovraccaricare la parte storica della città. L’orientamento è quello di allargare il perimetro commerciale ad altre zone, incentivando l’offerta in termini più omogenei e senza concentrare la proposta soltanto su Ortigia. E’ una scommessa ma è soprattutto una strada che il Comune pare intenzionato a percorrere e che potrebbe trovare convergenze anche tra i banchi dell’opposizione.

La zona di Ortigia ma in generale tutto il territorio di Siracusa sono tra le mete più ricercate e visitate d’Italia, il “boom” di turisti registratosi negli ultimi anni è stato significativo e nei mesi di alta stagione del 2023 c’è stato addirittura un amento del 78% dei visitatori stranieri nei mesi più centrali della stagione turistica e del 37% in generale. Numeri che non passano inosservati e che il 2024 promette di ripetere e consolidare. E’ un trend positivo che impone delle scelte strategiche, con un cambiamento che passa da scommesse come quella sulla “moratoria” per le nuove licenze ad Ortigia.

L’iniziativa sostenuta dal sindaco Francesco Italia e dal vicesindaco Edy Bandiera convince, in particolare, Fratelli d’Italia, il partito della Meloni che è da sempre critico verso l’Amministrazione Italia e che rimane con fermezza all’opposizione, avendo anche espresso dure critiche sul recente rimpasto, ma che su questo tema specifico esprime un’interessante apertura al dialogo.

L’idea del Comune di porre in essere una moratoria per tre anni sulle nuove aperture di esercizi dediti alla ristorazione nel centro storico è una strategia che potrebbe incontrare delle larghe intese al Palazzo Vermexio.

“La scelta dell’Amministrazione comunale di Siracusa di bloccare i permessi rispecchia la nostra visione della città – ha fatto sapere il presidente provinciale Peppe Napoli e il commissario comunale Francesco Midolo – Ciò si rende necessario per decongestionare il centro storico, assediato in questi ultimi anni, per ridare quel decoro urbano che Ortigia merita. Altrettanto condivisibile è l’idea di incentivare l’avvio di nuove attività produttive fuori dal centro storico attraverso lo sgravio delle tasse, al fine di decentrare gli investimenti in zone riqualificabili. Ovviamente esamineremo il regolamento annunciato dal sindaco e dall’assessore Consiglio non appena sarà pronto, disponibili ad avallarlo nel caso dovesse coincidere con quanto preannunciato”. Tra le previsioni prospettate c’è quella di garantire per tre anni l’occupazione di suolo pubblico gratuita per chi sceglierà di avviare attività del settore food nelle zone della Borgata e della riqualificata area Tisia-Pitia-Largo Dicone.

La prospettiva che intende portare avanti la Giunta Italia viene confermata dall’assessore al Centro storico e Decoro urbano, Salvo Consiglio: “Saranno incentivate le nuove aperture in altre zone di Siracusa, come le aree riqualificate della Borgata o nella nuova zona di via Tisia-Pitia-Dicone. Esenzioni e sconti sui tributi locali renderanno vantaggiosa una nuova apertura in locali commerciali di queste altre porzioni di città”.

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