Per settimane, assieme a due complici, ha seminato allarme sociale e preoccupazione in città per furti e rapine in serie. Al giovane agrigentino, fra i tanti reati, sono stati contestati anche il furto con strappo della borsa di una ragazza, il furto di 600 euro da un esercizio pubblico di via Mazzini, la rapina ad una rivendita di kebab e il furto ad un bar di Porta di Ponte. Episodi che avevano, di fatto, terrorizzato l’intero centro di Agrigento.
Con questa accusa i carabinieri ad Agrigento, coordinati dal maggiore Marco La Rovere, ieri sera, hanno arrestato, in esecuzione di un’ordinanza cautelare firmata dal gip del tribunale, il ventenne Carmelo Di Maria.
Il giovane è stato posto ai domiciliari con il braccialetto elettronico. Contestualmente, i militari, hanno proceduto alla notifica dell’avviso della conclusione delle indagini preliminari a carico di altri due giovani, che sarebbero stati, in più occasioni, complici del ventenne. Uno dei destinatari dell’avviso di conclusione delle indagini, un diciassettenne agrigentino, è al momento recluso all’istituto penale “Malaspina” di Palermo.
Era stato arrestato, in flagranza di reato, dagli stessi carabinieri di Agrigento. Il ventenne arrestato ieri sera è ritenuto responsabile di diversi furti e rapine, messi a segno da gennaio a questo mese, in esercizi commerciali e a donne e minori.
“Il risultato di oggi è il frutto della perfetta sintonia che si è venuta a creare fra cittadini, carabinieri e magistratura. Assicurare alla giustizia gli autori di oltre 20 efferati crimini predatori, in danno anche di minorenni, dimostra l’attenzione che poniamo sulla sicurezza della città e il perfetto interscambio con i suoi abitanti”. Lo ha detto, commentando l’arresto del ventenne Carmelo Di Maria ritenuto responsabile di una escalation di furti e rapine, il comandante provinciale dei carabinieri di Agrigento, il colonnello Vittorio Stingo.
“E’ stata interrotta un’azione criminosa costante, una escalation di reati soprattutto nel centro città che aveva determinato insicurezza. Ad essere destabilizzati in particolar modo erano donne e genitori di ragazzini, tutti avevano paura che potesse accadere qualcosa ai loro figli quando il sabato pomeriggio o sera uscivano” ha detto, durante la conferenza stampa, il maggiore Marco La Rovere, comandante della compagnia di Agrigento.
Fra i reati contestati al giovane c’è infatti anche la rapina, fatta utilizzando un coltello, nei confronti di un dodicenne che stava percorrendo il viale Della Vittoria. Al ragazzino vennero portati via 20 euro e il telefono cellulare. “Con l’arresto in flagranza di reato del diciassettenne e l’ordinanza di custodia cautelare di ieri sera – ha aggiunto il maggiore – sono stati messi dei punti fermi ed è stata, di fatto, riportata piena tranquillità”