L’Ars si avvia verso la pausa estiva. Prima però, bisognerà chiudere le partite aperte. A cominciare da quella che è stata ribattezzata la “manovrina“. Un pacchetto di proposte legislative che vale circa 100 milioni di euro e che sarà votato, come già anticipato in precedenza, entro fine luglio. Le compagini parlamentari stanno lavorando ad una lista di emendamenti, impostati su un gruppo di macrotemi sui quali la maggioranza sta cercando un’intesa. Fra questi rientrerà certamente la questione legata all’emergenza siccità, nonchè una serie di provvedimenti in chiave amministrativa. Ci sono però altre questioni aperte sulle quali l’aula dovrà pronunciarsi. Fra queste il disegno di legge relativo alla lotta allo spaccio e alla dipendenza da crack, al momento ancora bloccato nei meandri delle commissioni parlamentari.
Gli aiuti per i piccoli comuni in difficoltà
Fra i punti che potrebbero rientrare nella partita della manovra c’è lo stato dei piccoli comuni siciliani, fiaccati da una corsa frenetica verso una chiusura dei bilanci resa sempre più complicata da scadenze stringenti e carenze di fondi. Un punto sul quale si focalizza l’attenzione di uno che, oltre che deputato regionale, è anche sindaco, ovvero il primo cittadino di Cerda Salvo Geraci. “Gli enti locali vanno aiutati, soprattutto quelli usciti da condizioni di pre-dissesto e che registrano difficoltà nella chiusura dei conti. Ciò per evitare che gli stessi abbiano una ricaduta e precipitino di nuovo nel baratro finanziario. Pericolo che interessa soprattutto quelle città in esubero di personale“.
La riflessione nella Lega
Una proposta che l’esponente della Lega porterà avanti in un momento di riflessione per il Carroccio regionale. Luca Sammartino, per ora, dovrà lasciare il posto in Giunta Regionale. E, ovviamente, dovrà essere sostituito. Per il ruolo i leghisti siciliani dovrebbero avanzare il nome di un tecnico catanese. Una sostituzione a cui si unirà quella in casa Forza Italia dell’assessore regionale al Bilancio Marco Falcone, recentemente volato a Bruxelles dopo le scorse elezioni europee insieme a Caterina Chinnici. Tornando in casa Lega, ieri è arrivata la nomina di Nino Germanà in qualità di nuovo commissario regionale. Il senatore messinese subentra nel ruolo a Claudio Durigon. Decisione ufficializzata dopo una riunione interna al Carroccio regionale.
Qualche equilibrio potrebbe cambiare, anche se la compagine di centrodestra conserva dei punti fermi, come dichiarato in precedenza dal deputato regionale Vincenzo Figuccia. “Siamo in un periodo di transizione per il nostro partito, il quale però potrà certamente contare su un ottimo gruppo nel Messinese rappresentato dall’onorevole Laccoto, nonchè di buone prospettive nel territorio etneo“.
Il fronte delle opposizioni
Se nella maggioranza si guarda più alla manovra e alle sostituzioni in Giunta, le opposizioni provano a fare quadrato su alcuni temi in corso di trattazione nelle varie commissioni all’Ars. Una categoria nella quale rientra a pieno titolo anche il ddl relativo allo spaccio e alla dipendenza da crack. Documento che vede come primo firmatario il deputato regionale di Sud Chiama Nord Ismaele La Vardera. Il parlamentare siciliano, rievocando l’omelia pronunciata durante il Festino dall’arcivescovo Corrado Lorefice, invita Sala d’Ercole ad accelerare sul tema. “Mi auguro che gli assessorati siano celeri, perché noi come Parlamento abbiamo fatto tutto quello che potevamo fare. Ringrazio il vescovo di Palermo che da sempre attenziona con grande senso delle istituzioni il problema del crack in città e, anche io come lui auspico che si faccia presto”.
Cosa prevede il ddl per la lotta alla dipendenza da crack
La commissione Sanità ha licenziato il testo lo scorso 18 giugno. Adesso però il testo si trova negli uffici degli assessorati all’Istruzione, alla Sanità e alla Famiglia che devono dare le relazione sui costi. Una volta fatto questo, passerà dalla commissione Bilancio e poi in aula. Secondo quanto prevede la bozza del ddl, il provvedimento mira a promuovere e coordinare le attività di soggetti pubblici e strutture private accreditate, operanti nel settore delle dipendenze al fine di mettere in rete i servizi e le realtà attive in area di dipendenza per colmare le carenze, integrare le risorse, far circolare sapere e mettere in comune buone pratiche attraverso il principio di interdipendenza, di sinergia orizzontale e verticale, nonché di prossimità sociosanitaria.
Prevista la costituzione di un comitato regionale
L’idea è quella di migliorare significativamente la qualità di vita delle persone con dipendenze patologiche, dei familiari e dei contesti relazionali di riferimento, interrompendo il circolo vizioso dipendenza-problemi sociosanitari e dipendenza-comportamenti illegali. Ciò attraverso una serie di iniziative. Fra queste, l’incentivazione e il sostegno alle forme di prevenzione primaria, secondaria e terziaria attraverso attività educative e di formazione permanente. Inoltre, entro due mesi dall’entrata in vigore del testo, è prevista la creazione di un Comitato regionale di indirizzo sulle dipendenze (Crid). Ente che sarà nominato tramite decreto del presidente della Regione e che avrà l’obiettivo di promuovere la formazione e l’esecuzione degli atti della Giunta in materia di dipendenze, necessari per la realizzazione delle strategie di intervento; incentivare progetti di studio e ricerca in materia di dipendenze; individuare immobili del patrimonio regionale inutilizzati da assegnare ad attività di prevenzione; riduzione del danno e del rischio; trattamento e cura delle dipendenze patologiche; ovvero da adibire a sedi dei gruppi di auto/mutuo aiuto.