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A distanza di 80 anni

Anniversario sbarco degli alleati, la conquista della Sicilia tra storia e memoria CLICCA PER IL VIDEO

lunedì 10 Luglio 2023

Invadere la Sicilia. La più grande isola del Mediterraneo, porta per entrare in Italia e segnare il primo attacco alla “Fortezza Europa”.

L’idea di invadere la Sicilia era già nelle menti degli inglesi nell’estate del ’42, ma decisione finale fu ritardata per le differenti concezioni della guerra tra americani ed inglesi.

Gli americani, difatti, fiduciosi delle loro immense risorse, erano per un attacco frontale contro la Germania, passando dalla Francia. Gli inglesi, con poche risorse, ma più esperti sui mari, preferivano invece un attacco meno diretto. Il primo ministro inglese Winston Churchill la spuntò poiché sosteneva che “la Sicilia fosse il ventre molle della fortezza d’Europa”.

In nome dell’operazione era Husky, la più grande operazione anfibia del secondo conflitto mondiale con 7 divisioni lungo un fronte complessivo di circa 160 km, ed il lancio di 2 divisioni aviotrasportate dietro le linee nemiche.

Comandante supremo dell’operazione: Gen. Dwight Eisenhower, mentre la Settima Armata statunitense era guidata dal Comandante Gen. George Smith Patton e l’Ottava Armata inglese, invece, dal Comandante Gen.  Bernard Law Montgomer.

 

Perché la Sicilia?

Era la zona meglio indicata per uno sbarco, poiché la Sardegna e la Corsica, anche se più vicine alle coste francesi non erano un punto fondamentale per la distruzione del dominio nazifascista nella penisola.

E l’intuizione di Churchill fu ottima, perché la Trinacria era praticamente abbandonata a se stessa. I tedeschi avevano rafforzato militarmente la Sardegna e la Corsica, a seguito di azioni di depistaggio dei nemici, nonostante l’Isola.

A parlarcene nel video l’architetto Salvino Maltese, referente dei siti Museali del Centro Culturale Fieristico Culturale “le Ciminiere” della Città Metropolitana di Catania, insieme al dottor Salvatore Platania, uno dei project manager del Museo dello Sbarco 1943.

L’operazione

Era una notte illune quella tra il 9 e il 10 luglio del 1943. Alle ore 02:45  iniziano gli sbarchi.
Nella punta Sud orientale dell’Isola, i canadesi e gli Highlanders conquistarono rapidamente Pachino. Partendo su tutti e tre i lati della penisola conquistarono i campi di volo per poi puntare verso Noto.
Quasi contemporaneamente l’attacco ad Avola ed a Cassibile. Anche in questi punti gli angloamericani non trovarono resistenza, assicurandosi le città entro le 08:00 di mattina. Da lì la conquista sino al Porto di Siracusa, con l’appoggio delle forze aeree.
L’occupazione dell’Isola si concluse in 38 giorni.

Palermo

La presa del capoluogo siciliano fu agevolata da diverse condizioni ed a raccontarcelo nel video lo storico Elio Sanfilippo. L’Isola, ancor prima degli sbarchi, era stata bombardata. Particolare fu l’accanimento su Palermo. Il più feroce bombardamento fu quello del 9 maggio del’43, anticipato da un messaggio degli americani. 

Chi vi parla è Fiorello La Guardia, sindaco di New York. Palermitani abbandonate la città. Formazioni di fortezze volanti si stanno dirigendo sulla città“.

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