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La cerimonia

Anno accademico Unime, le parole chiave della rettrice Spatari: “Unità, condivisione, trasparenza”

lunedì 26 Febbraio 2024

Non nasconde l’emozione la rettrice Giovanna Spatari per quella che è la sua prima inaugurazione d’anno accademico, a poco più di due mesi dal suo insediamento alla guida dell’Ateneo. Emozione per un evento partecipato che “segna l’inizio di un cammino unitario da immaginare e percorrere insieme giorno dopo giorno. È necessario pensare insieme, con lucidità e determinazione, alle azioni da intraprendere per far sì che nei prossimi anni il nostro Ateneo possa continuare a crescere e rafforzarsi”.

I termini insieme, unità, condivisione, scandiscono il suo discorso così come hanno caratterizzato questi primi mesi di mandato. C’è l’orgoglio per un grande Ateneo e per i risultati raggiunti e nello stesso tempo la consapevolezza che la cifra distintiva della comunità non può essere circoscritta ai soli numeri.

L’essenza stessa del sentirsi parte di una comunità accademica risiede, a mio avviso, nella condivisione di valori universali che possano guidare, in ogni circostanza, le scelte programmatiche e le azioni di ciascuno di noi. Conoscenza, libertà, eguaglianza e persona sono i cardini sui quali deve reggersi la nostra progettualità”.

Autonomia accademica e libertà intellettuale e di pensiero sono pilastri fondanti da difendere e la rettrice ha ripreso anche le parole del presidente Mattarella dopo i tragici fatti di Pisa. Alla cerimonia inaugurale dell’anno accademico, che come da tradizione è iniziata con il Coro dell’Ateneo, erano presenti il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, il sindaco Federico Basile, l’assessore regionale Elvira Amata, deputati Ars e parlamentari, oltre alle autorità civili religiose e militari.

La rettrice si è soffermata sulla necessità di potenziare le politiche di inclusione in ogni settore dell’Ateneo dalla didattica ai settori amministrativi per poter bilanciare lavoro e vita privata – anche attraverso modelli organizzativi flessibili sul fronte dell’orario di servizio –, offrendo nel contempo a ciascuno opportunità di crescita e di sviluppo professionale. Per la popolazione studentesca ciò significherà offrire servizi a sostegno del proprio percorso di studi, attraverso programmi di orientamento e tutorato, e, più in generale, attraverso una più ampia scelta di servizi didattici, sportivi e culturali. Saranno adottate politiche rigorose contro la discriminazione, il maltrattamento e la violenza di genere, garantendo che nessuno sia soggetto a soprusi o molestie di alcun tipo, fornendo il necessario supporto e le opportune risorse per potenziare tutti i servizi a tal fine dedicati.

L’eccellenza del Policlinico Universitario è stata posta al centro di parte del discorso della rettrice Spatari, evidenziando una realtà fondamentale del territorio ed annunciando che si sta lavorando per le questioni relative ai lavori del Pronto soccorso ed alla vicenda degli EP in vista di una loro piena valorizzazione.

La qualità dell’assistenza sanitaria contribuisce infatti a rafforzare l’immagine del nostro Ateneo sul territorio e a livello nazionale e internazionale e ciò è il frutto dell’impegno di tutti coloro, universitari e non, che giornalmente vi si dedicano con competenza e abnegazione”.

Priorità a cultura, merito ed eguaglianza che peraltro sono state e non a caso, al centro della riflessione del Presidente Emerito della Corte costituzionale, prof. Gaetano Silvestri, che ha tenuto la prolusione d’apertura.

La professoressa Spatari ha poi sottolineato che sarà assicurata massima trasparenza all’azione amministrativa: Per tutelare al massimo, in questo delicato momento, l’immagine della nostra Università, sin dall’inizio del mio mandato ho avviato – com’è mia abitudine senza enfasi ma in pieno accordo con tutti i componenti della governance un attento monitoraggio delle procedure di spesa dell’Ateneo perché ogni investimento, sia esso strutturale o di ricerca, si svolga nell’assoluto rispetto della legge. Credo fermamente che un’istituzione preposta alla formazione culturale e civile del cittadino, qual è l’Università, abbia su di sé una grande responsabilità sociale e debba, pertanto, ispirare ogni sua scelta, programmatica e attuativa, al più stretto rispetto del principio di legalità e alla piena condivisione di ogni processo decisionale, che non potrà essere il frutto di meccanismi autoreferenziali o verticistici bensì il risultato di una democratica condivisione di idee e progettualità. Penso, innanzitutto, al dialogo, necessario e proficuo, con le singole realtà dipartimentali che rappresentano il motore propulsivo dell’intera Università, proprio a partire da quei colleghi che, essendosene assunta la responsabilità, sono oggi le Direttrici e i Direttori dei nostri Dipartimenti”.

Spazio poi alla sintesi delle opere e delle iniziative in corso ed in programma, come il completamento delle ristrutturazioni edilizie di alcuni Dipartimenti, la fine dei lavori destinati all’ampliamento dell’offerta di edilizia residenziale per gli studenti ed ancora l’efficientamento energetico delle strutture e la connessa “sfida” delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) al potenziamento delle infrastrutture telematiche. Altrettanto importante è poi la promozione culturale e il completamento del nuovo Polo Museale di Ateneo nel palazzo dell’ex Banca d’Italia. Spatari ha poi annunciato che è in fase di definizione l’accordo con il MAXXI, il più prestigioso museo d’arte contemporanea del nostro Paese, in una prospettiva che tende a valorizzare Messina come polo culturale al centro del Mediterraneo.

Nessun obiettivo potrà essere concretamente perseguito senza il prezioso supporto di tutte le nostre migliori capacità tecniche, scientifiche e culturali. La varietà delle prospettive di indagine così come la pluralità delle competenze individuali sono le nostre risorse più preziose, un dono di cui fare tesoro e che ci consente di qualificarci come una “comunità”, nel senso più autentico e profondo che a questo termine possa essere riferito. Una comunità di donne e di uomini motivati che, lavorando uniti, ambiscono a superare le sfide più impegnative e a raggiungere quei risultati che, soltanto cooperando, si possono conquistare”.

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