Tra questi spicca la Ab Comunicazioni, agenzia di Comunicazione con sede in Lombardia, un colosso del settore che in questi anni ha vinto appalti per vari eventi di rilievo (anche nelle regioni Lazio, Puglia, Liguria, Calabria) tra cui Expo Milano, e che nel 2013 era finita nel calderone dell’inchiesta sulle gare per comunicazione e campagne di promozione bandite dalla Regione Siciliana tra il 2009 e il 2011. Il patron della società lombarda, Andrea Bertoletti, ai magistrati palermitani spiegò allora così i suoi rapporti con il project manager Fausto Giacchetto (in foto), recentemente condannato a 8 anni di carcere per lo scandalo Ciapi: “La Società Ab Comunicazioni è un’agenzia che opera da circa 16 anni su buona parte del territorio nazionale. Ho iniziato a operare in Sicilia dopo avere conosciuto Giacchetto che mi fu presentato da un onorevole, quest’ultimo conosciuto a Roma per il tramite di un mio amico. Praticamente, dopo avere conosciuto Giacchetto, questi iniziò a propormi la partecipazione ad alcuni bandi di gara. Preciso che le attività di Ab in Sicilia sono sempre state seguite “direttamente” dal Giacchetto”. Gli appalti allora finiti sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti riguardarono un importo complessivo di circa 8 milioni di euro, sui quali venne contestato un presunto sistema che, secondo i magistrati, prevedeva dei bandi su misura. A suo tempo la Procura di Palermo concentrò la propria attenzione su eventi come il Taormina Fashion Awards, del Sicilian Ladies open golf, gli Assoluti di scherma e della Settimana tricolore di ciclismo, tutti svoltisi nel 2011, e la gestione del “Sicilia Ladies open golf” fu aggiudicata in quel periodo ad un raggruppamento temporaneo di imprese costituito insieme alla “Space srl” proprio da “Ab comunicazioni Srl”, per un importo di 1.211.972,30 euro (con un ribasso di 9.527,70 euro), al quale vanno sommati 250.000 euro per il pagamento del montepremi.
Appalti G7 ai box. Cantone “preoccupato” e spunta un’agenzia del Sistema Giacchetto
sabato 25 Febbraio 2017

Appalti sospesi e nomi ingombranti fermi sull’uscio. Il G7 di Taormina non è ancora partito ma già da qualche mese inquieta i sonni degli addetti ai lavori. Nonostante le rassicurazioni del ministro Maria Elena Boschi, piombata in città per vedere da vicino i luoghi in cui partiranno i cantieri, e del presidente dell’Anac Raffaele Cantone i rallentamenti sembrano evidenti. Ufficialmente i cantieri del G7 partiranno lunedì mattina con i lavori per le due elipiste ma c’è ancora qualcosa che non si sblocca nell’iter per il vertice di fine maggio a Taormina: e la questione non è di poco conto. Un ricorso ha sbarrato la strada, infatti, all’aggiudicazione definitiva dei bandi da 25 milioni per la gestione chiavi in mano dell’evento. Su incarico del Governo [download PDF accordo] nei mesi scorsi la Consip (centrale acquisti della pubblica amministrazione italiana) aveva bandito una parte dei “Quattro accordi quadro” (validità 12 mesi) per l’erogazione di servizi di progettazione, organizzazione e allestimento del vertice e degli eventi connessi. Due lotti (tra cui la gestione della piattaforma degli accrediti online e i servizi di trasporto dedicati) erano stati aggiudicati ma adesso a complicare le cose è arrivato il ricorso di una ditta esclusa. Tutto sospeso dunque, ma tra le ditte alle quali è andato il Lotto 3 strabordavano nomi pesanti.
L’appalto da 25 milioni e 300 mila euro era stato scorporato in quattro lotti per tentare di rendere più snelle le procedure ma le cose sono andate in modo diametralmente opposto ed è ancora lontana anche la definizione del Lotto 1, quello che potrà essere vinta da un solo operatore e che riguarda “progettazione, organizzazione, allestimento e gestione chiavi in mano del vertice dei capi di Stato e di Governo” (iter da 12,4 milioni di euro). L’allarme di Cantone è chiaro: “Sono preoccupato e c’è il rischio che utilizzando deroghe di appalti diventi pericoloso. Non bisogna partire all’ultimo momento” salvo poi precisare che “non è ancora partito nulla”. Le gare hanno richiamato l’attenzione di 22 società di cui 21 sono risultate ammesse alla fase finale della procedura di gara, ed una venne esclusa per incompletezza della documentazione presentata e omesso pagamento di una sanzione nel termine assegnato. Le imprese vincitrici, a questo punto, anche se il ricorso dovesse risolversi subito, avranno comunque poche settimane a disposizione per preparare la logistica del G7 di Taormina.
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