Bocciato il bilancio consolidato della Regione, col governo che va sotto: 28 i voti contrari all’ordine del giorno, 28 quelli favorevoli; il regolamento parlamentare prevede che a parità di votazione prevale il voto contrario. L’aula si è espressa con voto palese, come richiesto dal Pd. Subito dopo la il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, ha sospeso la seduta parlamentare.
Ciò costringe il governo a riunirsi già stasera per deliberare nuovamente il bilancio consolidato della Regione in modo da trasmetterlo a stretto giro alla commissione Bilancio, che domani si riunirà alle 10 per esprimere il parere, come comunicato dal presidente dell’Ars Gaetano Galvagno prima di chiudere la seduta. E nel pomeriggio, il documento sarà di nuovo in aula. Dal voto palese, con cui si è espressa sala d’Ercole emerge che cinque deputati del centrodestra pur risultando presenti in aula non hanno votato: sarebbe bastato il voto di uno soltanto di loro a fare passare l’ordine del giorno che invece s’è infranto sul 28 pari (favorevoli e contrari), poiché per regolamento parlamentare in caso di pareggio prevale il voto sfavorevole. I cinque deputati sono Carmelo Pace e Andrea Messina della Dc, Carlo Auteri e Marco Intravaia di FdI e Vincenzo Figuccia della Lega.
I capigruppo di M5s, Pd e ScN che hanno votato contro l’ordine del giorno del governo eprimono il loro disappunto sulla mancata partecipazione. “La maggioranza è in totale confusione. Anche in occasione di atti importanti non si riesce a garantire la presenza del numero necessario dei deputati, evidentemente in altre faccende affaccendati. Assenti anche numerosi assessori. Con questi presupposti il cammino della finanziaria è in netta salita“, dichiarano.
“In aula abbiamo assistito all’ennesima spaccatura della maggioranza. Ciò porta ad una riflessione su cosa stia accadendo all’interno della maggioranza: sarà forse una ripicca servita dopo il ‘no’ che Schifani ha riservato a Cuffaro per le elezioni europee, mettendolo alla porta nelle liste di Forza Italia? Il vero dramma è che qui gli unici a pagarne le conseguenze sono i cittadini siciliani che sono costretti a vedere questo spettacolo indecoroso di una maggioranza che ormai non ha più i numeri per amministrare questa Regione”.
A dirlo è il deputato regionale Ismaele La Vardera.