“Sbloccare il pagamento degli Stati di Avanzamento Lavori (Sal) e dotare i comuni siciliani della liquidità necessaria per le attività ordinarie e di programmazione, consentendo alle imprese impegnate negli appalti pubblici di avere il giusto riconoscimento economico”. Lo chiede Antonello Cracolici, parlamentare regionale del Pd, in un’interrogazione rivolta al presidente della Regione Renato Schifani ed all’assessore all’Economia Marco Falcone.
Nell’atto ispettivo, firmato anche dagli altri deputati del gruppo Pd, si ricorda che dal primo gennaio non vengono più riconosciuti ai comuni gli stati di avanzamento lavori per le opere pubbliche con progettazione a valere sui fondi comunitari. “Una situazione che rischia di trascinare gli stessi comuni, in qualità di stazioni appaltanti, in crisi di liquidità. Oltretutto molti comuni si trovano già in una condizione di dissesto o predissesto finanziario, per cui non riescono a garantire il pagamento degli stipendi al personale e non possono anticipare le risorse per pagare i Sal alle imprese. Immaginare che si possano anticipare pagamenti per poi essere rimborsati a rendiconto attraverso la piattaforma ‘Regis’, ad oggi non funzionante è puro esercizio di finanza creativa”, aggiunge. “Sarebbe più corretto dire chiaramente ai comuni in dissesto o con problemi di liquidità di non partecipare ai bandi del Pnrr andando incontro al rischio di attivare progetti per opere che poi non si possono pagare, mandando in tilt i conti delle amministrazioni locali”, osserva.