Manovra in stallo, con l’Assemblea regionale che non lavora e la conferenza dei capigruppo, convocata per trovare un accordo sul calendario dei lavori, rinviata al 17 gennaio. Ancora nulla si sa dei collegati, almeno a sentire i deputati regionali. I quattro disegni di legge si sono impantanati negli uffici. All’attacco le opposizioni a Palazzo dei Normanni, che prendono di mira l’esecutivo regionale e la coalizione di governo a sala d’Ercole.
Per il capogruppo del Pd, Giuseppe Lupo, “la paralisi del governo Musumeci e le divisioni della sua maggioranza hanno portato l’Ars ad una impasse totale: dopo il rinvio di commissioni ed aula, adesso siamo arrivati al punto da non poter neppure riunire la conferenza dei capigruppo. Non è immaginabile – prosegue – tenere in ostaggio il Parlamento in attesa che la maggioranza raggiunga l’intesa politica sulla manovra economica, mentre c’è una intera regione che aspetta risposte a problemi sempre più urgenti. Se i ddl collegati non arriveranno all’Ars entro domani – aggiunge Lupo – il presidente Micciché ne prenda atto e consenta al Parlamento di proseguire l’esame dei disegni di legge di stabilità e di Bilancio“.
Critico anche Claudio Fava, della lista I Cento Passi: “C’è una manifesta incapacità per questa coalizione di governo di affrontare l’Aula su un tema delicato come la finanziaria ed è l’atto di morte ufficiale di una maggioranza che non esiste e di un governo che non sa come continuare a sopravvivere. E siccome – aggiunge – la Finanziaria non è chiacchiere ma voti, questa è la ragione per cui si sta cercando di rinviare l’appuntamento, provando a costruire quegli elementi di sicurezza e di garanzia sul testo che andrà in Aula. Non ci riescono e questo la dice lunga sulle difficoltà che hanno e su quanta inconsistenza ci sia nelle forze politiche che sostengono Musumeci“.
Duro il commento del Movimento 5 Stelle all’Ars, che arriva per bocca del capogruppo Francesco Cappello: “Attraverso un’asettica email, giunta soltanto un’ora prima della convocazione, la conferenza dei capigruppo fissata per oggi è stata rinviata a domani – afferma –. Evidentemente, non sono ancora arrivati i ddl ‘collegati’, che dovrebbero essere quattro, oppure gli uffici hanno bisogno di più tempo. Fatto sta che ci troviamo in una palude che rischia solo di fare sprofondare la Sicilia, dato che nè il Governo e nè il presidente dell’Assemblea regionale sono d’accordo che la legge di stabilità venga portata in Aula“.